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La balbuzie e la sua evoluzione

Creato il 19 agosto 2011 da Counselor @empaticalista
fasi balbuzie

Fase 1

Nel periodo prescolare, dai 2 ai 6 anni, si manifestano la maggioranza dei casi di balbuzie che poi regrediscono nel tempo, e solitamente si presentano 6 caratteristiche principali:
  • Il disturbo ha la tendenza ad essere episodico
  • Il bambino balbetta di più quando è eccitato o nervoso, quando deve dire qualcosa di molto importante o in altre condizioni di pressione comunicativa.
  • Il sintomo dominante è la ripetizione, spesso viene ripetuta la parola per intero, specialmente quelle monosillabiche.
  • Vi è una tendenza marcata a balbettare ad inizio frase.
  • Al contrario di ciò che accade negli stadi più avanzati è caratteristico che il balbettio avvenga non solo sulle parole di contenuto ma anche in quelle di funzione: pronomi, congiunzioni, articoli, preposizioni.
  • Di solito i bambini di quest’età dimostrano poca o nessuna consapevolezza del problema.

Fase 2

Questo stadio può apparire di rado dai 4 anni – di solito è più tardivo – e raramente è ancora presente in età adulta.
  • Il disordine è essenzialmente cronico, vi sono pochi intervalli di totale fluenza.
  • Il bambino si considera una persona che balbetta.
  • La balbuzie si manifesta nelle parti principali del discorso: nomi, avverbi, aggettivi e verbi. Vi è meno la tendenza del balbettio solo ad inizio frase e la parola non viene più ripetuta per intero.
  • Sebbene il bambino abbia la concezione di sè come persona che balbetta non ne ha ancora maturato una reale consapevolezza. Non sostituisce i vocaboli, non ha la percezione dell’arrivo del blocco, non mette in atto azioni di evitamento.
  • La balbuzie aumenta in condizioni di eccitazione o quando deve parlare velocemente.
Fase 3
Fase che si manifesta dagli 8 anni fino all’età adulta, e’ più frequente durante la tarda infanzia e l’inizio dell’adolescenza.
  • La balbuzie è variabile, intermittente. Va e viene secondo le situazioni. (difficoltà nel parlare davanti a tutta la classe, nel parlare agli sconosciuti, nel fare acquisti nei negozi, nell’uso del telefono)
  • Certe parole o suoni sono considerati più difficili di altri.
  • Inizia, in vario grado, l’utilizzo di meccanismi di compensazione: sostituzioni di parole e circonlocuzioni. La strategia è ancora saltuaria o usata soltanto in specifiche situazioni stressanti.
  • Essenzialmente non è ancora presente in maniera massiccia l’evitamento delle situazioni, l’imbarazzo e la paura.
Fase 4
Fase tipica della tarda adolescenza e dell’età adulta, anche se è stata riscontrata anche in bambini di 10 anni. La caratteristica distintiva è la reazione emozionale in virtù della quale la balbuzie diventa un serio problema personale.
  • Vivide anticipazioni del blocco .
  • Timore di specifiche parole, suoni e situazioni.
  • Frequente sostituzioni di vocaboli e circonlocuzioni.
  • Evitamento di situazioni in cui si deve parlare ed altre evidenze di paura ed imbarazzo.
Le persone che balbettano che hanno raggiunto questa fase possono diventare acutamente consapevoli della reazione che incutono negli altri e può capitare che esagerino o malinterpretino le suddette reazioni a causa della vergogna che provano. Le esperienze negative, come le prese in giro e gli scherzi, li rendono spesso così vulnerabili  da ritrarsi nel discutere il loro problema con chicchessia, negandone l’evidenza con complicate strategie. Tutti questi atteggiamenti a volte portano ad impedire una normale e spontanea costruzione di relazioni sociali, relegando chi balbetta nell’isolamento. Una maggiore conoscenza ed informazione attuata fin dall’infanzia potrebbe essere d’aiuto sia a chi balbetta, sia a chi è loro vicino. Per non sentirsi ed essere soli. [email protected]

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