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La Banca di Cattaraugus..NY..2a puntata..

Creato il 05 gennaio 2012 da Gianpaolotorres

La Banca di Cattaraugus..NY..2a puntata..“Se si conosce la cultura Amish, si sa che i figli lavorano e che tutto quello che guadagnano lo danno ai genitori sino a quando non hanno 21 anni o son sposati”, ha detto Cullen, osservando che l’uomo aveva otto figli,e che ciascuno guadagnava almeno $ 10 all’ora. “Così mi stava bene, ma niente di tutto ciò è da pensare come ad un punteggio per avere del credito”.

Il primo lavoro del sig Cullen in banca è stato di far su in carta le monetine da un centesimo per suo padre, all’età di 5 anni. Quando ne aveva 9 , lo ha aiutato a rientrare in possesso di un auto. Dopo due anni passati al-Marine Midland Bank di Buffalo, è entrato nella banca di famiglia come assistente cassiere- aveva 24 anni – e da allora è stato lì  facendo il pendolare ogni mattino da casa sua, dietro l’angolo,sino all’ufficio sulla Main Street :un tragitto da 20 secondi.

La banca rimane un affare di famiglia. Sua figlia, Colleen C. Young,ne è il direttore finanziario, e la moglie,Joan,la segretaria,(aveva l’abitudine di tenere anche la contabilità, ma si pensò che non fosse etico tecnicamente, che il revisore dei conti della banca dormisse nella stesso letto con il presidente).

I Cullen – hanno altri tre figli, tutti maschi e tutti nella finanza a Chicago -e sono tra le più strane delle materie prime: una famiglia benvoluta di banchieri.

“Ci hanno salvato la vita”, ha detto Duane Kelley, un operaio in pensione della ditta della carta da lollipop Setterstix che qualche anno fa aveva perso la casa in cui viveva con la moglie per una ipoteca di 15.000 dollari cui non era stato in grado di far fronte. Il signor Cullen ha comprato la casa all’asta giudiziaria della contea con i soldi della banca, e l’ha restituita ai Kelleys.Gliela stanno ripagando ora con un mutuo a 15 anni.

Le banche piccole stavano morendo ormai da 20 anni negli Stati Uniti.

Nel 1990, c’erano 12.000 banche a livello nazionale con un patrimonio inferiore a 10 miliardi dollari, ora ne restano 7.350.Le prime cinque banche del paese al contrario sono cresciute senza sosta:nel 1995 detenevano l’11 per cento di tutti i depositi, l’anno scorso erano arrivate al 34 per cento,(ndr forse grazie anche a dei consolidamenti societari).

Per molti anni,il settore della piccola banca ha fatto acqua da un lato a causa dei maggior costi crescenti per instaurare le nuove regolamentazioni e la tecnologia delle macchine da ufficio, e dall’altro per i tassi di interesse ad un livello storicamente basso (che riducono di conseguenza i margini di un prestito).L’ultimo anno, però, la rabbia generale creata in giro tra i clienti per le maggiori spese introdotte dalle grandi banche e le discutibili pratiche di prestito ipotecario han girato i consumatori contro le mega-banche, e le istituzioni più piccole se ne sono avvantaggiate.

L’editore Arianna Huffington è stata di supporto al progetto Move Your Money (Trasloca il tuo conto), che incoraggia le persone a ritirare i loro soldi dalle banche grandi e depositarli in istituzioni finanziarie locali . (Slogan:. Investire in Main Street, Non Wall Street), la signora Huffington ha prodotto un video seguendo il classico di Natale del settore bancario  “E ‘una vita  meravigliosa”… per sostenere la campagna.

BankTransferDay.org sostiene in modo simile che 400.000 persone si siano convinte a muovere i loro fondi dalle grandi banche per cooperative di credito non-profit . Occupy Wall Street,ha depositato quasi $ 500.000 in Amalgamated Bank, una banca grande tra quelle piccole di New York City di proprietà del sindacato Qui Uniti.

Edward Grebow, presidente Amalgamated ,ha collocato manifesti in tutte le sue agenzie sostenendo il movimento ed è sceso per strada con i membri del movimento nel mese di ottobre. Forse anche come conseguenza, il numero di nuovi conti correnti accesi presso Amalgamated è raddoppiata nei mesi da quando ha preso il Occupy Wall Street come cliente.

Ma l’incremento maggiore è venuto in un momento delicato per la banca: secondo le nuove regole passate sulla scia del crollo dei mutui subprime, Amalgamated è stata costretta a raccogliere capitali freschi. Nel mese di settembre, la banca aveva venduto una quota del 40 per cento della propria attività a due giganti del mercato del private-equity: Wilbur L. Ross Jr., un investitore miliardario, e Ronald W. Burkle, un magnate dei supermercati della California.

Secondo R. Camden Fine, il presidente della Comunità dei banchieri indipendenti d’America, che è un gruppo di sostegno per le banche piccole, quasi ogni regolamentazione bancaria degli ultimi 20 anni è stato messo in atto come risposta ad illeciti reali, o percepiti come tali,commessi dalle più grandi banche del paese.

“Le banche cittadine stanno pagando per l’avidità e la sopraffazione di essere i più grandi attori sul mercato,” ha detto. “Per una piccola banca in Ashland (Montana), ad esempio, è assurdo applicare il corpo di una regolamentazione che una Citicorp deve fare.”

La domanda rivolta alle  banche di Comunità oggi consiste nel sapere se sono in grado di difendersi dalla tendenza costante verso il consolidamento.

Anche a Cattaraugus – popolazione 950 abitanti- Il signor Cullen riceve almeno due offerte la settimana da grandi istituzioni che vogliono comprarlo. Egli afferma di non essere sorpreso da queste aperture, anche se la sua attività è straordinariamente semplice: l’80 per cento dei prestiti in portafoglio sono mutui, di cui un terzo derivante da separazioni coniugali. (“Due persone che vivono insieme, si dividono”, ha detto “Ora, invece di una casa, ne hanno bisogno di due”..) Eppure, la sua risposta ai potenziali acquirenti è sempre la stessa: no grazie.

 ”Non c’è niente che ci possano offrire”, ha detto, “che non possiamo fare da soli”.

Il problema centrale di una  banca come la sua è che i vantaggi comparati che offrono – il servizio al cliente,l’accesso semplice ai funzionari,una conoscenza approfondita dei debitori – non sempre si traducono in un utile in denaro, anche se lo compensano grazie alle ottime reazioni pubbliche.

“Fanno cose che le grandi banche non fanno”, ha detto Paul Macakanja, il proprietario della tavola calda Jenny Lee, che si trova sulla via principale di fronte banca Mr. Cullen. La sua impresa non ha la fotocopiatrice ed i cassieri in banca, ha detto,mi fanno le fotocopie del menù gratis.

“Ti vengono incontro personalmente”, ha aggiunto, “perché il tuo successo è il loro successo.”

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Prossimamente la terza ed ultima puntata.

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http://www.nytimes.com/2011/12/25/nyregion/the-bank-of-cattaraugus-new-york-states-smallest-bank-plays-an-outsize-role.html?pagewanted=3&_r=2&hp


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