La barba piena : strumenti per la cura

Ricki Hall, modello.

Sicuramente molti di voi in questo momento , avranno una bella barba incolta che oltre a essere alla moda a parecchi dona molto. Ma quali sono gli strumenti più adatti per dare un senso alla vostra peluria ?
Dopo la guida per lo styling della barba, sento di dover entrare più nel dettaglio, molti non sanno come curare anche un semplice pizzetto!
Per prima cosa la barba andrebbe lasciata crescere almeno per un mese prima di fare qualche ritocco, essere impazienti significa rischiare di rasare più peli del dovuto. Una volta scelto lo stile che vi si addice di più ( consiglio di prendere spunto anche dalla gallery di OriginalBaffo ) avrete bisogno di qualche strumento indispensabile :

• Regola barba ( un alternativa più old ma funzionale sono le forbici )
• Pettine da baffi
• Un buon rasoio e una buona schiuma ( io consiglio il sapone o ancora meglio il gel trasparente da barba che vi permette di visualizzare bene i contorni )

Per il regola barba una scelta ottimale ed economica è il Gillette Fusion Proglide , oppure se siete disposti a spendere di più il Braun CruZer 5 :Per rendere la vostra barba piena presentabile, basterà eliminare i peli delle guance alte e quelli in prossimità del pomo (senza dimenticare di radersi correttamente.), per poi regolarla a una lunghezza precisa con il regola barba.
Può sembrare un operazione semplice ma molti sbagliano, vi consiglio di seguire le indicazioni di questo sito anche se in inglese :Neck line for your full beardCheek line for your full beard
I baffi invece, sicuramente toccheranno le labbra e provocheranno dei fastidi : basterà usare il pettine verso il basso e tagliare i peli troppo lunghi.
Un video vale più di mille parole : 3 stili differenti, ma un ottimo spunto anche per l'utilizzo del regola-barba.
Ecco invece il metodo più classico, con le forbici.
Quindi ora rimboccatevi le maniche,perché barbuti non significa assolutamente essere trasandati, anzi la vostra barba richiederà più cura di un viso glabro.
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