Is, arso vivo il pilota giordano
La risposta di Amman: giustiziata al-Rishawi
Articolo pubblicato il: 04/02/2015
All'indomani della diffusione di un video da parte dello Stato islamico (Is) che mostra il pilota giordano, Muath al-Kasaesbeh, bruciato vivo, le autorità giordane hanno giustiziato per terrorismo l'aspirante kamikaze irachena, Sajida al-Rishawi, e un altro jihadista. Lo ha riferito l'emittente al-Arabiya, citando fonti della sicurezza di Amman.
La al-Rishawi era stata condannata a morte per il ruolo svolto nel 2005 in un attacco suicida nella capitale giordana, costato la vita a 60 persone. L'altro terrorista salito al patibolo è Ziyad Karboli, un militante iracheno di al-Qaeda, condannato nel 2008 per l'omicidio di un giordano.
Nelle scorse settimane l'Is aveva chiesto la scarcerazione della al-Rishawi per non uccidere al-Kasaesbeh. Il pilota, in realtà, è stato ucciso lo scorso 3 gennaio, anche se le raccapriccianti immagini della morte sono state diffuse solo ieri.
E la famiglia chiede vendetta.La morte di Muath deve essere "vendicata della Giordania e dalla coalizione internazionale" guidata dagli Usa, ha affermato il padre del pilota, Safi al-Kasaesbeh, in un'intervista ad al-Arabiya. L'uomo ha quindi lanciato un appello alla popolazione giordana a "mantenere la calma dopo la morta di mio figlio". Quello che hanno fatto i jihadisti - ha concluso Safi al-Kasaesbeh - è un atto "lontano dall'islam".
Come la follia nazista voleva sottomettere il mondo e non riconosceva gli altri esseri umani come uguali, così sono questi nuovi barbari assassini che in nome, falso, dell'Islam e dei suoi valori uccidono con ferocia godendoci e dando spettacolo dell'orrore di cui sono capaci.
Dagli U.S.A. al Giappone, facendo il giro del mondo da ovest verso est, essi inglobano tutti gli umani che sono da uccidere. Una mattanza cieca, senza ragione, con l'unico fine di eliminare la Vita, l'unica cosa che ci accomuna tutti.
Questi la Vita non la vogliono neppure per sé stessi, infatti si imbottiscono di esplosivo andando contro ogni istinto naturale di conservazione.
Non c'è cultura o religione, anche spinta al fanatismo, che possa tendere ad una simile negazione della Vita
Si sono costruiti un Dio immaginario, un Allah di Morte, anelano al martirio come ogni essere umano, di qualsiasi cultura, anela a vivere la Vita, possibilmente con traumi minimi, fino alla fine.
C'è chi, per ventura, si ritrova in mezzo ad una guerra e deve viverne l'orrore, sia che ne condivida i fini e gli scopi, sia che non li condivida affatto. Ma si ritrova ad uccidere per non essere ucciso... Questi barbari invece anelano al sangue come dei Dracula.
Il Mondo intero, così follemente sfidato, deve unirsi per annientare questi mostri.
Con il nazismo ci siamo riusciti, anche se qua e là focolai di follia provano a riaccendersi, ma li monitoriamo e spegniamo subito.
la moglie del ministro della propaganda nazista Joseph Goebbels. Fu un eminente membro del Partito Nazionalsocialista e ardente sostenitrice della politica di Adolf Hitler.
Alla fine della seconda guerra mondiale, mentre Berlino veniva conquistata dall'Armata Rossa, uccise i suoi sei figli e quindi si suicidò.
1º maggio 1945, i sei figli di Goebbels vengono storditi con la morfina e uccisi con delle capsule di cianuro spezzate nelle loro bocche.
Questi barbari che si dicono dell'Islam vanno privati delle armi che sono il loro strumento di morte. La fonte di denaro che li alimenta va individuata e chiusa. Chiusa.