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La Barzelletta Ufficiale Europea

Creato il 11 febbraio 2011 da Goberiko

Paradiso europeo:

Sei stato invitato a un pranzo ufficiale. Vieni accolto da un inglese. Il pranzo è stato preparato da un francese, un italiano ti mette a tuo agio e tutto è stato organizzato da un tedesco.

Inferno europeo:

Sei stato invitato a un pranzo ufficiale. Vieni accolto da un francese. Il pranzo è stato preparato da un inglese, vieni messo a tuo agio da un tedesco ma, non c’è da preoccuparsi, tutto è stato organizzato da un italiano.

Questa barzelletta fu proposta da un belga come la Barzelletta Ufficiale Europea (BarUffE), la barzelletta che ciascun scolaro europeo avrebbe imparato a scuola. La BarUffE avrebbe migliorato le relazioni tra le nazioni e inoltre avrebbe promosso l’autoironia sulla propria cultura.

Il Consiglio Europeo lo inserì nell’ordine del giorno per prendere una decisione: la barzelletta sarebbe diventata la Barzelletta Ufficiale Europea o no?

Il rappresentante britannico annunciò, con il volto molto serio e senza muovere un muscolo, che la barzelletta era assolutamente divertente.

Il francese protestò perché la Francia veniva dipinta in una maniera brutta nella barzelletta. Poi spiegò che una barzelletta non può essere divertente se è contro la Francia.

La Polonia parimenti protestò perché non veniva dipinta nella barzelletta.

Il Lussemburgo chiese chi sarebbe stato il detentore del copyright della barzelletta. Il rappresentante svedese non disse una parola, ma guardò tutti quanti con un sorriso storto.

La Danimarca chiese dove fosse l’esplicito riferimento sessuale. Se era una barzelletta, doveva essercene uno, altrimenti che razza di barzelletta era?

L’Olanda non capì la barzelletta, mentre il Portogallo non capì cosa fosse una “barzelletta”. Si trattava forse di un concetto nuovo?

La Spagna spiegò che la barzelletta era divertente solo se si era a conoscenza che il pranzo avveniva alle 13:00, che di solito è l’orario della colazione. La Grecia si lamentò che non era stata messa a conoscenza di quel pranzo, e che aveva perso un’occasione per un pasto gratis, e che veniva sempre dimenticata. La Romania chiese cosa fosse un “pranzo”.

Lituania e Lettonia si lamentarono perché le loro traduzioni erano state invertite, il che è inaccettabile anche se succede tutte le volte. La Slovenia disse loro che la propria traduzione era stata completamente dimenticata e di non esagerare a prendersela. La Slovacchia annunciò che, a meno che la barzelletta non contenesse un’anatroccolo e un idraulico, doveva esserci stato un errore di traduzione. Il rappresentante britannico disse che la storiella dell’anatroccolo e dell’idraulico era comunque molto divertente.

L’Ungheria non aveva ancora finito di leggere le 120 pagine della propria traduzione.

A quel punto il rappresentante belga chiese se il belga che aveva proposto la barzelletta era fiammingo o francofono. Questo perché, in un caso, avrebbe naturalmente sostenuto il compatriota, ma nell’altro caso, avrebbe votato contro, indipendentemente dalla qualità della barzelletta.

Per chiudere la sessione, il rappresentante tedesco annunciò che era bello stare lì a Bruxell a dibattere ma che, adesso, dovevano prendere tutti un treno per Strasburgo in modo da potere prendere una decisione. Chiese che qualcuno svegliasse l’italiano, così non avrebbe perso il treno, in modo tale da poter tornare a Bruxell e annunciare la decisione alla stampa prima della fine della giornata.

“Quale decisione?” chiese il rappresentante irlandese.

E tutti furono d’accordo che era giunto il tempo di un caffè.

Questa è la traduzione italiana di un post di Ploum (cc) 2011.

Traduction française de ce billet disponible ici.

English translation of that post available here.


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