La basbousa dei ricordi... (Sigrid docet)

Da Benedettamarchi
Era lei. La basbousa. Era lei quel dolcino che ricordavo nei sapori ma non nel nome. Quel suo profumo e aroma che si diffondeva per le strade tra le grida, i giochi, i rumori di una città che vive.

Quel dolcino egiziano di origini ma che in quell'aprile riempiva anche le strade di Ramallah. Ramallah. Palestina. Un viaggio di cui forse non vi ho mai davvero raccontato.
Un viaggio, un paesaggio, una musica , un popolo, un'esperienza umana che non dimenticherò mai.
Partita per partecipare a un workshop di architettura, mi sono ritrovata a giocare con i bambini per strada, a curiosare nelle cucine tradizionali palestinesi e persino ad assistere a un matrimonio. Ho conosciuto la città, la cultura, lo stile di vita e mi sono immedesimata in questo mondo tanto lontano quanto più vicino di quello che si immagini. Tanto diverso e più profondo dalla conoscenza sommaria e violenta che mi avevano lasciato i telegiornali della mia terra natia. Conflitti millenari, apparentemente nessuna via d'uscita. Ma si balla, si scherza, si gioca perchè il futuro esiste e non lo si vuole perdere ancorati ad un passato; troppo vicino, troppo crudele, troppo presente.
Ma se mi seguite in questo viaggio di ricordi (*date play alla musica che trovate qui e lei vi aiuterà a seguirmi) abbandoniamo per un attimo la Palestina dei muri, la palestina degli attentati, la palestina dei conflitti e lasciamoci coinvolgere da un popolo che vive nelle terre dove la cultura è nata, a cui anche la  nascita della stessa civiltà deve il suo tributo. Immergiamoci nella loro musica che ci trascina, vorticosa, tra gli sguardi dipinti di nero e i tentaggi colorati. Un ritmo seducente, intrigante, ma velato come le donne che popolano questa terra. Un ballo ritmato, una partenza lenta, pochi rintocchi poi la musica parte e sempre più veloce ci educa alla danza. Le dita schioccano, le donne cantano.

I profumi di spezie ci raggiungono in ogni dove. Saliamo le scale, i cafè non sono al piano terra, ma al piano più alto e si aprono sulle terrazze. Non vi è cafè o ristorante sulla strada. Perchè essa è pubblica, e ognuno può esercitare il suo diritto di possesso come meglio crede. Nessun cartello stradale, solo tanti clacson dalle "suonerie" più stravaganti dettano le regole della strada. E poi chi vende mandorle, quelle verdi, che si mangiano "con la buccia"; quelle che all'inizio proprio non ti vanno giù e poi che alla fine del viaggio raccogli sperando di riuscire a portarle a casa.
La magia dei narghilè, i loro aromi di mela, e i fumi bianchi. 
E quella gente, così curiosa di una "turista" nella loro terra, di una ragazza con i pantaloni e la macchina fotografica al collo. Quelle persone che mi chiedevano una foto, che erano felici di offrirmi un caffè, un pranzo e addirittura vecchi gioielli di famiglia. Quei volti che mi gridavano "grazie" per essere andata a visitarli. Per essere curiosa sempre sui loro costumi. Per essermi  interessata a loro.

Spero così, di avervi fatto fare un piccolo giro in Palestina con me. E magari prima o poi vi raccenterò altri dettagli, luoghi ed emozioni. Intanto vi lascio alla ricetta che come vi preannunciavo ho ri-trovato sul blog di Sigrid non tanto tempo fa. E quando l'ho vista mi sono della che era lei la Basbousa che volevo fare e si, devo dire che quella assaggiata in terra medio-orientale era più "bagnata" di sciroppo, ma io approvo la versione più asciutta proposta da Sigrid, trovo si accosti ancor meglio ai gusti a cui il mio palato è abituato.

INGREDIENTI
(per una teglia da 22x30cm)
per la base:
400gr di semolino
175gr yogurt bianco naturale (0,1%)
100 gr di zucchero di canna (la ricetta originaria ne prevedeva 125gr) RONSugar Guadeloupe D&C
70 gr di burro morbido (la ricetta originaria ne prevedeva 125gr)
2 uova medie (del pollaio)
1/2 cucchiaino di bicarbonato
1 cucchiaino di lievito per dolci
2 cucchiai di pinoli
1 fialetta di estratto di vaniglia (la ricetta originaria ne prevedeva 1 cucchiaino)
1/2 fialetta di estratto di fiori d'arancio (la ricetta originaria ne prevedeva poche gocce)
per lo sciroppo:
200gr di miele millefiori Luna di Miele
100gr di zucchero di canna RONSugar Guadeloupe D&C
1/2 limone, il succo
Lavorate il burro con lo zucchero fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso. Aggiungete quindi l'estratto di vaniglia e quello di fiori d'arancio, di seguito in quest'ordine: le uova, il semolino, il lievito, il bicarbonato, e infine lo yogurt sembre mescolando bene. Ottenuto un composto omogeneo versatelo nella teglia ricoperta in precedenza con la carta da forno e stendetelo bene con l'aiuto di una spatola a lama liscia (in acciaio o silicone non cambia). Attendete che il composto si "assesti" per un minuto  poi costargetelo con i pinoli. Infornate a forno già caldo a 180°C per circa 30 minuti, fino a che la superficie del dolce non risulti dorata.  Nel frattempo preparate lo sciroppo dolce mettendo il miele e lo zucchero in un pentolino a fuoco basso, con 5cl di acqua e il succo di limone, fino a che lo zucchero non risulti sciolto completamente. Quando sarà pronto sfornate il dolce e irroratelo con lo sciroppo (anche se vi sembrerà troppo versatelo tutto perchè poi la base al semolino lo assorbirà completamente). Tagliare poi a rombi e attendere che si raffreddi prima di servire. Io addirittura lo preferisco il giorno dopo. Sigrid consiglia di aggiungere eventualmente un cucchiaio di yogurt, io invece ve lo consiglio abbinato ad un tè ai frutti rossi.  Trovo che i due sapori si sposino perfettamente.

Con questa ricetta partecipo all'importante raccolta di Tina per la categoria Ricette semplici e invito anche voi a partecipare!!
  
[English traslation]
INGREDIENTS
(for a 22x30cm baking)
for the base:
400gsemolina
175grNaturalyogurt(0.1%)
100grams ofcane sugar(the recipeoriginallyforesaw125gr)
70grams ofsoft butter(the recipeoriginallyforesaw125gr)
2medium eggs
1/2teaspoonbaking soda
Oneteaspoon ofbaking powder
2tablespoonspine nuts
1vialofvanilla extract(theoriginal recipeforesaw1teaspoon)
1/2vialofextract,orange blossom(theoriginal recipeIprovideda few drops)
for the syrup:
200grof honeymillefiori
100g of sugarcane
1/2lemon,juice

Work thebutter withthe sugar untilmixture is lightand fluffyThen add thevanilla extractand theorange blossomfollowingin this ordereggs, semolina, baking powder, baking soda, and finallysembreyogurtand mix well
Obtaineda homogeneousmixture in thebaking dishcoatedpreviously withthe baking paperand lay itwell witha spatulatosmooth blade(steel or silicondoes not change)
Wait untilthe mixture will"settle" for aminute thencostargetelowith pine nuts
Bakeinpreheated ovenat 180°Cfor about30 minutesuntil thesurface of the cakeis notbrowned.
Inthe meantime preparethe syrupby putting thesweethoney andsugar in asaucepanover low heatwith5clofwater andlemon juiceuntilthe sugaris notdissolved.
When it's readybakedthe cake andsprinklewith syrup(although there seems too muchbecause thenpour itall overthe base tocompletelyabsorbthemeal).
Cutinto diamonds andthenlet it coolbefore serving Iactuallyprefer itthe next day Sigridshouldpossibly adda tablespoonof yogurtbut Irecommendyouteacombined with ared fruit I findthat the twoflavorsmarryperfectly.

See you soon Ramallah....


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