Un soffio di vento.Un raggio di sole.L'ultimo della giornata.Il Cervandone e la punta della Rossa ti fissano silenziosi.Gli occhi faticano.All'improvviso il buio....."Andiamo è martedì sera! Veloci, veloci ci aspettano!"E' quasi mezzanotte, quattro figure solcano il buio della notte per entrare nella casa di Caterina. Un rapido saluto, qualcuno le aspetta molto lontano da quella abitazione."E' ora della medicina!"Tutte scoppiano a ridere.La padrona di casa cerca una scodella di legno.... qualche secondo... "trovata!" Le altre le si fanno vicino. Una di loro prende un bastone e traccia un cerchio immaginario sul pavimento.Pochi secondi ed un crocifisso è lanciato per terra esattamente al centro del cerchio appena segnato.La Mandarina esclama: " diamoci sopra con il culo!".Un grande sorriso solca il viso delle presenti. Una ad una entrano nel cerchio ed iniziano a defecare sul crocifisso. A turno, per non dimenticarlo mai, recitano il pater nostro delle streghe.Le ragazze sono nude. Si guardano, si piacciono. Sono contente.La Caterina prende la medicina ed inizia a cospargerla sul corpo delle presenti.Non si sono accorte, sono troppo impegnate e compiaciute, ma qualcuno dal buio le osserva, le scruta e forse le ammira, controlla che tutto venga fatto secondo la tradizione.Le presenze ora entrano nella luce del focolare."Sono arrivati!" esclama la Caterina in preda all'eccitazione.Sono i demoni, i loro demoni!Le ragazze raggiungono i demoni camminando all'indietro e, volgendosi verso il cerchio, sputano sulla croce rimasta sul pavimento. Si divertono. Ridono. Non hanno paura di quelle figure."E' ora di andare al Gioco!" urla con forza la Taramona."Andiamo allora dai!" esclama la Gianola, silente sino a quel momento.La più giovane di tutte le guarda, le fissa. Non ha ancora capito, è il suo primo appuntamento con il Gioco.....In pochi minuti sono al Cervandone.Una grande figura in trono, con il violino nella mano, attende l'arrivo di tutti gli invitati. Tutte le ragazze devono presentarsi e baciare il mostazzo del Demonio."Ecco ora inizia a suonare" bisbiglia la Taramona alla giovane donna chiamata Elisabetta. Il violino nella mano del demonio emette sinfonie che inducono ad un ballo sfrenato le donne. Tutti si prendono per mano a formare un grande cerchio. Le donne stringono la mano del proprio demonio senza lasciarla mai. Ne sono innamorate.Il Gioco si avvicina al momento culminante!Le donne completamente nude si siedono sopra al proprio demonio, mentre colui che stava in trono lascia il violino appoggiato ad un masso... ora ha di meglio da fare.Prende le donne una ad una da dietro, mentre le stesse cavalcano il proprio demonio, il proprio moroso!Al gioco sono giunti infine degli uomini accompagnati dalle proprie demoniesse! Il commercio carnale si protrae per diverse ore, sino a quando le donne esauste cadono ai piedi del grande Satanasso!Sono tutte attorno al fuoco."Ho proprio fame, tanta fame, non riesco neppure a star dritta"."Neppure io, speriamo che ci sia qualcosa di buono da mangiare, altrimenti non arriviamo a casa!"Nel dialogo tra la Mandarina e la Taramona si inserisce anche la Caterina: " ho visto cosa bolle in pentola, non vi preoccupate ragazze..."La più giovane è molto interessata.A fatica si alza dal masso sul quale era stata posta.Si avvicina al calderone dopo aver girato intorno ad un grosso tavolo di legno.La carne che bolle è rossa, molto rossa...Incuriosita gira intorno al pentolone... dall'altra parte vede un braccino che esce...Si gira verso la Taramona ed esclama: " ma è una creatura quella che bolle in pentola?"La Taramona con molta tranquillità. " certo lo abbiamo rubato la notte scorsa ad una donna di Croveo, aveva si e no due mesi...".Interviene la Mandarina. " non dire nulla! non fare il segno della croce! non nominare nessuno, neppure un santo! mi raccomando Elisabetta!".La giovane inorridita stette qualche minuto in silenzio.Il demonio le aveva proposto pane nero e formaggio.Lo aveva assaggiato, non sapeva come comportarsi.Lo stomaco non permetteva al cibo di scendere.Era in una situazione nuova e non sapeva come uscirne.Quando il grande Satanasso porta un piatto con la mano della creatura, non riesce a guardare ed inorridita esclama: "Giesù Maria!"......In pochi istanti tutto scompare!Rimangono solo le donne nude e gli uomini convenuti sul finire del commercio carnale.La Taramona stizzita guardando fissa negli occhi la giovane Elisabetta esclama: "Sei una Bastarda!".......
La notte ha preso il posto del giorno.Mi desto. Mi sollevo dalla pianta che mi ha fatto da riparo per qualche ora.Le montagne non si scorgono. Le nuvole ed il buio hanno invaso la piana di Devero.A fatica torno al parcheggio.Un dubbio assilla la mia mente: se la grande caccia alle streghe orchestrata dall'Inquisizione Novarese nei territori di Baceno e Croveo avesse un fondamento di ragione? Se avessero trovato qualcosa a cui non sapevano dare risposta?Ho letto molto riguardo alle Streghe di Baceno, forse tutto quel poco che è stato scritto. E tra questi atti vi è l'interrogatorio ad una donna, Caterina del Bianchino, che senza essere torturata ammette con tranquillità:
"circa cinque anni or sono Mina Taramona, essendovi anche io in sua compagnia ed essendo tutte e due in forma di gatte, togliessimo un figliolo d'una mia cugina nominata Giaccoma della Prea, il quale figliolo era d'età solamente di tre mesi..... i figlioli si fanno trasferire et gli si cava il sangue... et poi morti et sepolti li figlioli, se gli si va a pigliare il corpo et si porta al Gioco...".Il racconto sul Gioco di Devero è basato sulla seguente Bibliografia:* Domina et madonna, Le Streghe di Baceno di G. Beccaria. Gruppo archeologico di Mergozzo, 1997.
* Il libro nero dell'Inquisizione. Benazzi e D'Amico. Piemme, 1998.
Le illustrazioni sono tratte da:
* Malleus Maleficarum, 1487.
Fabio Casalini