"Metropolis" (di Fritz Lang, 1927)
Si levarono dalla terra rossa
ottusi scudi di ferro
e lì il creatore decise
di dipingere piccoli fiori:
e gli diede il nome di despoti.
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Alla base costrinse
antenati di mucca
a defecare in silenzio:
e alle feci
diede il nome di popolo.
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Tutto sotto gli sguardi
di una pallida bambina,
dubbiosa sul perchè
delle sue mani buffe:
quando le vennero recise
con un colpo secco
dal guardiano degli Antichi,
pianse:
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e subito venne consolata dal creatore
con due nuovi occhi
e una pistola.
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Il guardiano si scusò,
ma non sapeva più da tempo
riconoscere la morte:
e così ci fu un solo rumore,
uno scadente ticchettio,
ad accompagnare all’altare
il suo ultimo sole.