La battaglia tra Israele e Palestina senza fine
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Israele non si ferma. Il cessate al fuoco o una tregua sembrano obiettivi lontani anni luce per il paese che ora si avvicina sempre a Gaza, con l’intento di distruggere i tunnel sotterranei. Secondo il Governo di Israele, la distruzione dei tunnel è quasi completata, e Benjamin Netanyahu ha intenzione di procedere anche in caso di tregua.
Sono state vane le richieste di Stati Uniti e ONU per fermare i bombardamenti, di fronte alla determinazione di Israele che anche oggi ha colpito scuole e ospedali, provocando la morte di centinaia di persone.
Ma le critiche non arrivano solamente per Israele, ma anche per gli Stati Uniti, i quali hanno rifornito sia la Palestina che Israele di artiglieria pesante. In particolare, Israele ha ricevuto anche un aiuto economico per creare una difesa anti missilistica, in modo da garantire una protezione quasi invalicabile alle risposte dei razzi palestinesi.
Il Ministro italiano Mogherini attacca invece Israele, affermando che è impensabile colpire delle strutture dell’ONU, dove sono rifugiati civili innocenti, la maggior parte bambini.
Ora Netanyahu è accusato di crimini di guerra, e la Palestina avverte che farà di tutto per portarlo davanti la Corte dell’Aia per condannarlo a una pena esemplare, e per questo cerca appoggio dagli altri Paesi, europei e non.
Mala fine della guerra sembra ancora lontana, senza una minima intenzione di fermarsi da parte dei due protagonisti della situazione. Le organizzazioni internazionali dovranno ora fare di tutto, affinchè la morte e la distruzione in Palestina (in particolar modo) si fermi una volta per tutte.
di Alessandro Bovo
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