La Bce e i titoli di Stato

Creato il 04 settembre 2012 da Vincitorievinti @PAOLOCARDENA


                                                        di Paolo Cardenà -

Dunque, pare che la Bce sia intenzionata ad acquistare i titoli di stato dei paesi in difficoltà, con scadenze fino a tre anni. Questo, è quanto emerso dall'audizione a porte chiuse di Mario Draghi al Parlamento Europeo. Secondo quanto rilanciato da IlSole 24 Ore, stando alle interpretazioni giuridiche dei trattati europei da parte degli esperti della BCE, l'acquisto di titoli di stato sul mercato secondario da parte dell'Istituto di Francoforte, non costituirebbe un finanziamento monetario agli Stati.
In effetti, questo è solo l'ennesimo regalo alle banche europee, soprattutto a quello dei paesi in difficoltà piene di titoli di stato dei rispettivi paesi. In altre parole è la più grande truffa della storia a danno dei cittadini europei. Se ben ricordate, lo scorso dicembre e successivamente nel mese di febbraio, la Banca Centrale Europea ha concesso oltre mille miliardi di prestiti al sistema bancario europeo, al tasso super agevolato dell'1% e per la durata di tre anni  che, guarda il caso, è proprio lo stesso periodo temporale entro il quale ora la BCE intende acquistare i titoli di stato. Ebbene, le banche europee, offrendo come collaterale (garanzia) titoli in portafoglio di pessima qualità del tipo carta igienica peraltro usata e garantiti dalla Stato, ottennero i mille miliardi di finanziamento che, per buona parte, furono riversati nell'acquisto dei titoli stato dei rispettivi paesi a tassi ben più alti rispetto a quelli dell'operazione di finanziamento e a prezzi notevolmente inferiori rispetto a quelli attuali. Come ho avuto modo di argomentare in articoli precedenti, la banche utilizzarono queste risorse anche per riacquistare obbligazioni proprie a prezzi di saldo e generando delle significative plusvalenze nel rispettivi bilanci. Le operazioni di acquisto di titoli di stato da parte della banche si concentrarono proprio sui titoli con scadenza compresa entro l'intervallo di tempo coperto dall'operazione di finanziamento, ovverosia tre anni. Ora, l'intenzione della BCE è proprio quella di riacquistare a prezzi notevolmente lievitati, titoli di stato con scadenza fino a 3 anni sul mercato secondario, ovvero quelli già in portafoglio della varie banche e acquistati a prezzi di saldo per i quali i contribuenti italiani pagano interessi altissimi. È evidente che le banche, cedendo tali titoli, oltre a sbarazzarsi del rischio sovrano che verrà a quel punto riversato sulla BCE, realizzeranno delle cospicue plusvalenze da iscrivere in bilancio, mentre il contribuente italiano continuerà a pagare interessi salatissimi per il debito pubblico, vanificando così tutti i sacrifici imposti da un governo non eletto, espressione degli interessi finanziari di mezzo mondo, tranne che degli italiani. Quindi, ricapitolando:

  • Le banche creano dal nulla obbligazioni di pessimo standard qualitativo.
  • Su tali obbligazioni viene apposta la garanzia statale, ovvero vengono garantite dalla collettività.
  • Le banche danno alla BCE le obbligazioni e ottengono finanziamenti a 3 anni all'1%.
  • Con i soldi ottenuti, le banche comprano titoli di stato a prezzi di saldo con scadenze  fino a tre anni a tassi di interesse del 4/5 % o forse più. Gli interessi, chiaramente vengono pagati dai contribuenti italiani all'uopo spremuti come limoni. In altri casi, le banche acquistano obbligazioni proprie a prezzi notevolmente depressi, realizzando enormi plusvalenze.
  • A questo punto la BCE ricompra dalla banche i titoli di stato con scadenze fino a tre anni a prezzi notevolmente lievitati, determinando così ulteriori plusvalenze nei bilanci bancari e lauti compensi per i banchieri.

Dei mille miliardi di euro di finanziamenti concessi alle banche, non un solo quattrino è finito nell'economia reale, mentre la popolazione è chiamata ad enormi sacrifici per mantenere i privilegi dell'oligarchia finanziaria che sta dettando legge in un continente di mezzo miliardo di persone.
La più grande truffa della storia, insomma!


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