In questi giorni si è molto discusso sulla possibilità che la Banca Centrale Europea intervenisse con un nuovo aumento del costo del denaro; un comunicato odierno della Bce sottolinea, invece, che il tasso di riferimento rimane fermo all’1,25 %.
Il Governatore Trichet ha dichiarato che la Bce non apporterà modifiche al costo del denaro fino al prossimo giugno.
Alcuni analisti, in virtù di queste dichiarazione e delle stime sugli andamenti dei mercati, ritengono cdhe il tasso si attesterà entro fine 2011 sulla soglia dell’1,75%.
L’aumento del costo del denaro è una questione fondamentale anche per chi ha intenzione di richiedere un finanziamento, in questi mesi abbiamo assistito ad analisi su quale mutuo fosse migliore contrarre e l’analisi partiva proprio dal presupposto che il costo del denaro nell’Eurozona era ed è in salita.
Alcuni hanno consigliato il mutuo con cap, altri il fisso, altro il variabile puro, un balletto di cifre e di tecniche per evitare il disagio di non riuscire a pagare le rate del mutuo contratto che ha fatto capire, principalmente, lo stato di confusione economica che stiamo attraversando.
La dichiarazione odierna della Bce ci dice poco, sappiamo che a giugno ci sarà un ritocco, manon sappiamo di quanto, sappiamo che dopo giugno potrebbero esserci altri ritocchi, anche se sembra che l’1,75% sia il tasso a cui si arriverà a fine 2011.
Molte cifre, molte analisi, ma soprattutto, molte insicurezze sia di chi delinea le strategie di politica economia, sia di chi le “subisce”.