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Trama: è il giorno della festa di battesimo della principessina Aurora e tutti sono stati invitati tranne la strega Malefica. Risentita, la malvagia scaglia una maledizione sulla piccina: appena compiuti i 16 anni Aurora si pungerà con un fuso e morirà. Le tre fate buone riescono tuttavia a tramutare la morte in un sonno da cui la principessa potrà svegliarsi solo grazie al bacio del vero amore...
La bella addormentata nel bosco è uno dei pochi cartoni animati Disney a non essere stato praticamente consumato dalle ripetute visioni nei giorni d'infanzia. Anzi, se devo essere sincera credo di non averlo mai visto per intero fino a un paio di giorni fa e la visione recente non mi ha portata a pentirmi di questa mancanza, sono sincera. La bella addormentata nel bosco è infatti, a mio avviso, uno dei cartoni più sciocchi mai prodotti dalla Casa del Topo. Nonostante l'apprezzabile aria vintage del character design, lo stile medievale degli sfondi di Eyvind Earle e le musiche arrangiate sulle splendide arie di Tchaikovsky, infatti, la pellicola è talmente povera di eventi interessanti e priva di protagonisti di spessore da risultare un prodotto minore. Saranno inoltre i miei 33 anni che incombono ma anche la morale di fondo l'ho trovata a dir poco imbarazzante, anzi, diciamo pure che la pellicola è priva di un messaggio positivo adatto ai piccini. Se, infatti, il Principe Filippo,vero protagonista della pellicola, deve compiere un semi-consapevole viaggio di maturazione e combattere per ottenere il tanto bramato Vero Amore, armandosi di verità e virtù (la verità incarnata da una spada che deve abbattere le barriere, infuocarsi per uccidere il nemico... la Spada de Foco, vecchio porcello Disney...), la principessa Aurora è invece una povera decerebrata che, all'età di appena 16 anni, non fa altro che sognare il Principe Azzurro che se la prenda e se la sposi e si innamora dopo un minuto del primo (letteralmente) streppone che passa per il bosco, arrivando a fare scene degne di Mario Merola quando le Fate Buone le dicono che, ciccia, tu saresti promessa ehm, tipo, dalla nascita al Principe Filippo. Unglaublich. Avessi una figlia così la riempirei di ceffoni da mane a sera ma evidentemente negli anni '60 questa stupidità quasi immorale rispecchiava la mentalità di madri e giovinette o, meglio, il modo in cui gli uomini vedevano madri e giovinette.
Capirete quindi come La bella addormentata nel bosco sia praticamente impossibile da ricordare per la Bella del titolo, la principessa Disney meno carismatica (ma forse più gnocca) di sempre. Quindi, è una gran fortuna la presenza della divina Malefica, un trionfo di malvagità, rancore e algida bellezza che non viene meno neppure quando il suo sembiante viene "rovinato" dall'aggiunta postuma di un mento assai simile a quello della strega de Il mago di Oz. Ogni comparsa di Malefica porta con sé il Caos e un pericolo palpabile che nemmeno le Fate Buone possono sconfiggere ad armi pari, e non basta la comicità dei suoi tirapiedi per renderla meno terribile agli occhi di un bambino o carismatica a quelli di un adulto. Anche le fatine buone, fortunatamente, offrono un degno ed allegro intrattenimento con le loro scaramucce e i loro goffi tentativi di salvare la piccola Aurora da un triste destino, inoltre sono tutte e tre dotate di una personalità spiccata e ben definita che le rende, ovviamente dopo Malefica, i personaggi migliori dell'intera pellicola. Un altro discorso sono invece i padri dei due futuri sposi che, nonostante siano estremamente divertenti nel corso dei loro litigi, confermano purtroppo l'impronta fondamentalmente maschilista de La bella addormentata nel bosco, dove la Regina Madre è praticamente inesistente, le Fatine svampite hanno un'utilità magica parecchio ridotta (uno dei doni fatti alla bimba è la capacità di cantare... forse era meglio donarle l'intelligenza, santo cielo!), Aurora fa la figura del baccalà e Malefica si ritrova, poveraccia, a fare del suo meglio per non soccombere alla stupidità che la circonda. Diciamo che, nonostante tutto, a lei è andata meglio che alla Jolie... ma di questo parliamo domani, è meglio!!
Clyde Geronimi (vero nome Clito Enrico Geronimi) è il regista della pellicola. Italiano, originario di Chiavenna, ha diretto film come I tre Caballeros, Cenerentola, Alice nel paese delle meraviglie, Le avventure di Peter Pan, Lilli e il Vagabondo, La carica dei 101 ed episodi delle serie Mister Magoo, The Dick Tracy Show e Spider-Man. Anche animatore, sceneggiatore e produttore, è morto nel 1989 all'età di 87 anni.
Eleanor Audley, che doppia Malefica in lingua originale, avrebbe poi prestato la voce anche alla matrigna cattiva di Cenerentola mentre Verna Felton, voce di Flora, è stata Fata Madrina in Cenerentola, zia Sarah in Lilli e il Vagabondo e Regina di cuori in Alice nel paese delle meraviglie. Detto questo, se La bella addormentata nel bosco vi fosse piaciuto, recuperate anche La bella e la bestia, La sirenetta, Cenerentola e Biancaneve e i sette nani. ENJOY!!
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