La bella storia di Ando Momofuku

Creato il 26 settembre 2013 da Alessandratioli

Never give up! Non mollare mai! Certo che, dopo una vita di disagi e disavventure lavorative culminate con l’arresto e due anni di detenzione per presunta frode fiscale, Ando Momofuku avrebbe potuto trovarsi unlavoro tranquillo e il fine settimana godersi il giardino della sua casa e riporre gli attrezzi nel capanno sul retro, invece, gli attrezzi sono rimasti ad invecchiare in angolo del giardino, e il piccolo capanno  trasformato in laboratorio, per inseguire il sogno cominciato…..
il 15 agosto 1945, il giorno dopo che il Giappone si arrese agli alleati, Ando stava camminando attraverso la sua città, Osaka, esaminando il danno causato da anni di guerra. La città era stata risparmiata dal disastro di Hiroshima e Nagasaki, ma era comunque devastata. Sulla sua strada incontra un gruppo di persone, in fila davanti ad una bancarella che vende ramen, in attesa di poter mangiare. In quel momento nasce il germoglio dell’idea geniale, Ando percepisce che quelle persone, disposte a stare in coda per ore, non cercavano solo di alleviare i morsi di una fame costante ma soprattutto il conforto casalingo che una tazza di ramen caldi può offrirti……
e così nel  1957, comincia a lavorare per il suo progetto monumentale. Il cibo perfetto per quegli anni difficili doveva essere: buono, non deperibile, pronto in pochi minuti, sano e naturalmente economico. Il ramen, tanto amato dai suoi connazionali, piatto della tradizione casalinga, aveva tutti i requisiti necessari. Quante prove e fallimenti, i suoi ramen non potevano soddisfare neanche l’affamato più agguerrito, la consistenza era scadente, per non parlare delle difficoltà di conservazione nel tempo. Finchè un giorno, guardando la moglie indaffarata a cucinare, ebbe l’intuizione geniale e risolutiva, per avere spaghetti sempre perfetti, e di veloce cottura, dovevano essere precedentemente fritti,  la frittura avrebbe non solo li avrebbe disidratati, ma avrebbe creato anche minuscoli fori che avrebbero reso più veloce la cottura successiva. 

                             
Gli spaghetti istantanei nacquero quel giorno. A quarantotto anni, Ando iniziò la sua terza e ultima carriera, finalmente sentiva  che i passati fallimenti, le vergogne patite, erano come muscolo aggiunto al suo corpo, che aggiungeva la forza necessaria a proseguire nell’impresa, con un fervore quasi religioso, come se la sua fosse una crociata per sfamare il mondo, per sconfiggere la fame con una ciotola di ramen fumanti.

Chikin Ramen, è il primo prodotto che esce sul mercato, ​​è il 1958 e il pubblico giapponese che inizialmente lo vede come un prodotto di lusso in breve tempo ne apprezza la comodità e le vendite decollano in tutto il Giappone. A questo punto Ando decide di guadagnarsi una clientela internazionale, via le bacchette, "Che mangino con le forchette!", dichiara. Quello è il germoglio della sua prossima grande idea. Qualcuno racconta che, nel 1966, durante una dimostrazione del suo prodotto ai dirigenti di un supermercato a Los Angeles, capisce che le tazze di polistirolo, in cui tutti stanno bevendo il caffè, non sono altro che ciotole termiche per il suo ramen. Nasce  Cup Noodles , nel 1971, il ramen istantaneo confezionato già nel proprio contenitore termico, se ne venderanno oltre 20 miliardi di unità. La sua variante "Spazio Ram", un ramen istantaneo confezionato sottovuoto , fu studiata per il viaggio dell’ astronauta giapponese Soichi Noguchi, sulla navetta spaziale Discovery, nel 2005. Spazio Ram è commestibile anche a gravità zero, con un brodo sufficientemente denso da impedirne la dispersione e la pasta così fine da poter essere cotta senza acqua bollente. Questo è ilfuturo!

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