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La benzina in Formula 1

Da Carlo69 @F1Raceit

Tecnica rifornimento ferrari f1

Published on gennaio 3rd, 2013 | by Carlo Di Berardino

 

Londra, 3 gennaio 2013 – Si parla molto di gomme, soluzioni aereodinamiche, motori turbo, ma poco di quello che fa funzionare tutto questo. La benzina.

La prima domanda che sorge spontanea e’ che differenza c’e’ tra la benzina che immettiamo nei serbatoi delle nostre auto e quella che finisce nei serbatoi delle monoposto di F1. In teoria pochissima differenza. Il tipo di carburante usato in Formula 1 molto spesso riflette quello che sara’ il tipo di benzina che verra’ usato nella prossima generazione di carburanti. Per esempio oggi abbiamo un grande incremento della presenza di bio carburanti all’interno della composizione chimica della benzina delle monoposto di F1, percentuale che e’ destinata ad aumentare a circa il 10% dal 2020.

In realta’, se la composizione chimica delle benzine di F1 e’ la stessa, quello che cambia e’ la maniera in cui i diversi componenti chimici che formano la benzina delle monoposto sono messi insieme. Anche perche’ le esigenze delle monoposto, in termini prestazionali e di consumo e di temperature sono molto diverse da quelle delle auto di tutti i giorni.

La benzina che viene usata dalle monoposto ha una sorta di “impronta digitale chimica” che viene mandata alla FIA prima dell’inizio del campionato e che deve riflettere la struttura regolamentare delle benzine prevista dalla FIA. Questo particolare e’ importante, perche’ ogni modifica di questa cosiddetta “impronta digitale chimica”, renderebbe la benzina illegale. Inoltre sappiamo molto bene come la benzina che mettiamo nei nostri serbatoi siamo molto diversa da distributore a distributore o come per esempio la benzina che mettiamo d’estate ha una composizione chimica piu’ “verde” di quella che per esempio immettiamo d’inverno.

Una monoposto di F1 non tollererebbe questa variazione, per cui la benzina prodotta per la F1 viene fatta in condizioni di laboratorio molto particolari, proprio per garantire una certa uniformita’ chimica. Inoltre teniamo conto che la benzina, durante una gara di F1 viene sottoposta a delle sollecitazioni di temperatura che potrebbero modificarne la struttura, rendendola di fatto illegale. Per ovviare a questo problema, la benzina prodotta in laboratorio viene adattata, per quanto possibile, alle diverse condizioni del circuito e alla tolleranza delle temperature. Basti pensare che, al termine della gara, quel poco carburante rimasto nel serbatoio puo’ raggiungere anche temperature di 55 gradi, producendo anche la possibilita’ di evaporazione di alcune componenti chimiche del carburante stesso oltre alla creazione di bolle nella pompa della benzina dovute all’alta pressione.

Si parla molto in queste settimane della riduzione del totale di carburante a disposizione dei nuovi motori turbo a partire dal 2014. Ma vediamo quanto realmente un litro di benzina pesa e che influenza ha sui tempi sul giro.

La prima cosa da dire e’ che il peso della benzina delle monoposto di F1 e’ lo stesso della benzina che acquistiamo dal distributore. Siamo sui 0.75Kg per litro. In F1 si usa misurare la benzina in Kg perche’ la densita’ del carburante cambia con la temperatura e quello che conta e’ la massa di carburante iniettata nel motore, piuttosto che il suo volume.

In media ogni 10kg di benzina aggiungono circa 0.4 secondi sul giro, quindi i team calcolano la quantita’ di benzina da immettere in maniera tale che alla fine della gara rimanga circa 1kg di benzina nel serbatoio. Cosa non sempre facile, soprattutto se abbiamo condizioni di gara mutevoli dovute a diverse circostanze.

Una grossa differenza se teniamo conto che negli anni ’80, per far andare i potentissimi motori turbo, si usava una miscela molto vicina al carburante usato nei jet che nelle auto di tutti i giorni.

 


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