Definizione
Eziologia
La causa principale è di natura soggettiva e risiede nella storia personale del soggetto o delle comunità che ne sono afflitte. Ma vi sono anche cause storiche dovute all’insieme dei fattori che nel tempo hanno influito sull’insorgenza di questa malattia italiana mai estinta: dagli anni Venti del secolo scorso ai nostri giorni.
Sintomi
Perdita di memoria; tendenza ad assumere atteggiamenti acritici, irascibilità e insofferenza, bisogno di circondarsi di gruppi sempre più ampi capaci di ubbidienza e di asservimento; spregiudicatezza nell’agire; drastica riduzione del senso etico della vita unito all’impoverimento della sfera dei valori. Decadimento del senso dello Stato e di tutti i valori istituzionali, o la loro totale distorsione; bisogno di atteggiarsi a santi protettori.
Quadro clinico
L’ammalato smarrisce il senso della realtà e della sua identità e si reputa al centro dell’Universo. E’ perennemente colto da manìe di persecuzione e vede in modo allucinato nemici ovunque. Agisce più per istinto che per raziocinio e ritiene di poter fare tutto, senza vincoli di sorta. Ha manifestazioni di grandezza e delirio di onnipotenza che possono apparire, ad un occhio profano, come punti di forza. Egli, perciò, riesce ad esercitare notevoli influenze sulle persone dal carattere debole e facilmente condizionabili, specie se affetti da complessi di inferiorità, stati di bisogno, o tendenze al possesso di oggetti e persone. Una sottospecie di berlusconite è la dalemite che ha come tendenza quella di mettere assieme capre e cavoli per improponibili soluzioni atte a sconfiggere la malattia.
Terapie di breve periodo
L’ammalato è difficilmente guaribile. Tuttavia alcuni interventi possono servire a lenire questo male. Le cure possono essere rivolte alle interazioni tra il soggetto, per lo più inconsapevole del suo status, e l’ambiente umano che lo circonda. Trattandosi di un disturbo della personalità di origine sociale, la terapia deve inizialmente rivolgersi alle modalità di approccio collettivo verso il soggetto. Tanto più consapevole è l’atteggiamento sociale, tanto meno è possibile essere condizionati dalla malattia.
Terapie di medio periodo
I migliori risultati terapeutici si ottengono nelle interazioni in grado di disaggregare le forme del consenso e di produrre, anche nel soggetto ammalato, forme di messa in discussione della sua identità. Giovano anche alcune terapie di gruppo in appositi centri specializzati.
Terapie di lungo periodo
Sono in fase di sperimentazione alcuni vaccini che, a quanto pare dai primi risultati, saranno in grado di bloccare le interazioni e di isolare i casi patologici.