La Bibbia cristiano-cattolica è composta da 73 libri, di cui 46 dell'Antico Testamento (AT) e 27 del Nuovo Testamento. Questo libro contiene gli scritti di oltre 30 autori diversi, vissuti in un arco di 1500 anni.
La parola testamento deriva dal latino testamentum, termine usato per rendere l'ebraico berith che significa "patto, alleanza": quindi l'Antico Testamento indica l'Antico Patto, cioè l'Alleanza, iniziata con Abramo, tra Dio e il popolo d'Israele, mentre il Nuovo Testamento rimanda al Nuovo Patto, cioè alla Nuova Alleanza che si realizza tramite Gesù fra Dio e tutta l'umanità.
L'Antico Testamento si compone di libri che trattano "le origini e la legge", "la storia del popolo biblico", "la preghiera e la sapienza", "i profeti".
Il Nuovo Testamento è composto dai "Vangeli" e "gli scritti degli Apostoli".
Com'è nata la Bibbia? La Bibbia non è stata scritta di getto. All'inizio vi è una lunghissima tradizione orale formata da racconti tramandati di generazione in generazione di fatti accaduti realmente. Attorno al fuoco vicino alla tende, gli anziani raccontavano ai ragazzi la storia di Abramo, di Mosè, di Sansone, di David, di guerre, di migrazioni...
La credibilità storica di alcuni fatti della Bibbia è confermata dalle testimonianze storico-archeologiche. Migliaia di tavolette in scrittura cuneiforme (Ninive-Babilonia) confermano guerre e migrazioni di quell'epoca e la "Stele d'Israele" del 1230 a. C. dimostra la presenza degli Ebrei in Egitto.
Non si sa con precisione quando furono messi per iscritto i primi racconti biblici. Sappiamo soltanto che la Bibbia come fonte scritta era già in uso nel II secolo d.C. e che nel IV secolo d.C. S. Girolamo la tradusse in lingua latina. La versione latina di S. Girolamo, detta Vulgata, fu successivamente approvata dalla Chiesa come "traduzione autentica" da usare nella predicazione e nelle funzioni liturgiche
Molti dei primi manoscritti della Bibbia sono andati perduti, ma grazie a scoperte archeologiche ci sono pervenuti alcuni frammenti in lingua originale. In alcuni musei sono conservate ancora oggi delle pergamene e dei rotoli antichissimi che contengono parti dell'Antico Testamento.
L'immagine qui sopra raffigura una pagina del Codice Vaticano conservato a Roma dal 1481. Il Codice è formato da 759 fogli pergamena, è scritto in greco e comprende parte dell'Antico Testamento e del Nuovo Testamento. E' stato scritto nel IV secolo d.C. In questa pagina c'è l'inizio del Vangelo di Matteo.
Una biblioteca tra le rocce
Nel 1947, a qualche decina di chilometri da Gerusalemme, a Qumran, un pastorello di tredici anni, in cerca di una capra che gli era sfuggita, trovò una misteriosa caverna in mezzo a un paesaggio aspro e desertico, presso il grande lago salato del Mar Morto. In quella grotta scoprì enormi giare stracolme di rotoli manoscritti su cuoio e papiro; si trattava delle più antiche copie dell'Antico Testamento giunte fino a noi. I monaci esseni, autori delle copie, facevano parte di una comunità ebraica che attendeva il Messia. I manoscritti risalgono a un periodo compreso tra il II secolo a.C. e il I secolo d.C.
La Bibbia un libro ispirato da Dio
Per i credenti la Bibbia è un libro di ispirazione divina.
- E' la Rivelazione del progetto che Dio ha voluto manifestare compiendo opere straordinarie per la nostra Salvezza;
- E' soprattutto Parola di Dio che ancora oggi agisce efficacemente in coloro che lo accolgono nel loro cuore