La versione italiana dei “telephone booth books”: una vecchia cabina telefonica trasformata in minibiblioteca
Oltremanica i “telephone booth books” sono diventati un modo utile e originale per riconvertire in minibiblioteche le vecchie cabine telefoniche ormai inutilizzate di Londra e dintorni. Ad oggi nella capitale londinese, così come in Svezia e Germania, se ne contano più di 50.
Questa iniziativa prenderà il via anche a Roma e il merito di ciò va al comitato del quartiere di Torresina. Il progetto partirà inizialmente in forma sperimentale con una sola “bibliocabina” (così è stata denominata un’ex cabina della Telecom trasformata in biblioteca) che farà da apripista a molte altre. La bibliocabina romana si aggiunge a quella già presente ad Arona, in provincia di Novara.
Lo scopo è creare anche nelle nostre strade uno o più punti di condivisione culturale alla portata di tutti e far avvicinare più persone possibili all’immenso mondo dei libri.
Il funzionamento di queste piccole biblioteche è semplice: chiunque può entrare, scegliere un libro e riconsegnarlo una volta terminato. Antonio Giustiniani, coordinatore del progetto, spiega che «i libri saranno timbrati in modo da evitare spiacevoli furti e, almeno per il primo mese di attività, la cabina sarà tenuta sotto sorveglianza per salvaguardarla da atti di vandalismo o mancanze di rispetto da parte di utenti o passanti poco attenti».
Dunque un’idea originale che sicuramente desterà la curiosità di molti e, in caso di successo, saprà dare all’arte dello scrivere un meritato riscatto.