Una prima parte della biblioteca che ogni amante dello stile e del buon gusto dovrebbe avere. Come vedrete ce n’è per tutti gusti, dal dandy allo snob.
Presto ne faremo certamente un’altra consigliando altri volumi che sapranno solleticare il vostro interesse
Buona scelta
IBD
Trattato della vita elegante di Honoré De Balzac (Edizioni ETS) vero e proprio Santo Graal letterario per ogni uomo che voglia definirsi un ricercato intellettuale del buon gusto. Attraverso dialoghi finissimi e a volte fin troppo estremi, si svela la natura dell’Uomo Elegante, che è innata e non acquisibile. Un libro che abbatte confini e barriere temporali, risultando estremamente attuale nei suoi consigli.
Pelham. Avventure di un gentiluomo di Edward Bulwer-Lytton (Excelsior 1881) un romanzo che si deve assolutamente avere e che si legge tutto d’un fiato, anche grazie alla splendida traduzione del gentiluomo che l’ha curato, Daniele Tinti. Nelle sue pagine le vicende di Henry Pelham, alter ego letterario dell’autore, sono una gustosa opera che si erge contro ogni forma di volgarità. Deliziosamente aristocratico.
I pensieri oziosi di un ozioso di Jerome K. Jerome (Piano B Edizioni) l’ozio è un vanto o una condanna? O tutti e due? L’uomo elegante sa di certo come trasformare questo momento in grande ispirazione. Una divertente ( e divertita) guida ai pensieri beati, quelli sul tempo, le vanità, sul mangiare e il bere. Da leggere con un buon sigaro o meglio ancora una bella pipa fumante.
Elogio del lusso di Thierry Paquot (Castelvecchi Editore) il lusso non è più l’esaltazione consumistica dell’avere e dell’eccedere nell’accumolo, il nuovo lusso è fatto di poche cose e di qualità della vita. L’uomo che vuole vivere nel lusso ha bisogno di Tempo, Spazio e Silenzio. Una nuova filosofia della cura del sé che permette di essere veramente ricchi.
Le buone vecchie maniere (Orme). Lucinda Holdforth, riesce con straordinaria raffinatezza e ironia a ricordarci quanto il vivere civile sia alla base della nostra vita, difendendo la buona educazione in una società sempre più cafona. Per chi vuole tornare ai bei vecchi tempi, quando aprire una portiera era segno di educazione e non stupidità.
Dizionario del Dandy di Giuseppe Scaraffia (Sellerio Editore) qui si trova tutto quello che c’è da sapere sul dandy: dalla genealogia agli aspetti che lo caratterizzano, dai nomi più importanti e rappresentativi, alle loro storie. Bellezza, Contraddizione, Dialettica, Cravatta, Sigari, Immagine, sono solo alcune delle voci che il giornalista e ricercatore italiano ha saputo mettere insieme in questo utilissimo volume.
La disciplina del Dandy di Oscar Wilde (Piano B Edizioni) l’eccellente dandy, il più conosciuto e chiacchierato. L’”offensivo” Wilde si pronuncia attraverso i saggi qui raccolti, sul tema della bellezza, dell’emancipazione dell’arte e del rapporto tra questa e la morale. Un agile volume che fa sorridere, riflettere e amare la vita, vista con gli occhi di un grandissimo esteta. Perché “Vivere è la cosa più rara del mondo”.
I nuovi dandies a cura di Anna Maria Curcio (FrancoAngeli Editore) ma se il passato fa da maestro chi sono i suoi allievi? Chi sono i moderni dandies? Di cosa sono capaci? Come si è evoluta la ricerca dell’assoluto estetico? Attraverso gli scritti di veri dandies come Massimiliano Mocchia di Moggiola, che ha dedicato la vita a questa filosofia, si scoprono gli aspetti e i segreti degli adoratori dell’arte del sé.
Manuale dello Snob di Antonius Moonen (Castelvecchi Editore) scritto da un vero snob che rivendica la capacità dello snobismo di preservare e conservare integro il pensiero e l’agire umano. Sì, perché è l’unica forma di autodifesa dalla bellezza di plastica tanto ostentata anche dalla moda. Dalla scelta dell’abito alle buone maniere, tutto in nome della libertà di poter dire “Io sono”.
Snobissimo di Pierre Daninos (Edizioni Excelsior) gli snob sono dappertutto. Basta saperli riconoscere e saper riconoscere le loro caratteristiche, quelle legate all’apparire, al linguaggio, ai gusti. Un trattato irriverente e umoristico che porterà il lettore tra vanità, orgoglio e narcisismo. Chi non è snob, scagli la prima pietra.