Locandina del filmAll'ultima Mostra del cinema di Venezia ha commosso pubblico e critica, per il contenuto, per il viso della piccola protagonista, Wadjda, perchè la regista è una donna, la prima, nel suo paese, ad esser riuscita nell'intento di arrivare ad un Festival di fama internazionale. Tutto questo non sarebbe uno scoop, se la donna in questione non si chiamasse Haifaa Al- Mansour e non venisse dall'Arabia Saudita.
Il film, che in lingua originale è "Wadjda", in Italia uscirà come "La bicicletta verde", dura 100 minuti, è una coproduzione Arabia Saudita- Germania e sarà nelle sale italiane dal 6 Dicembre.
I critici che l'hanno visto gridano già alla "rivoluzione", commossi dalla storia drammatica di questa bambina che vive alla periferia di Riyadh e che è ben determinata ad inseguire i suoi sogni, malgrado le angherie della società maschilista e retrograda con cui si trova a dover fare i conti.
Il giudizio sul film lo rimandiamo alla prima. Intanto, siamo certi che la vincitrice morale di questa bella storia c'è ed è Haifaa, che afferma in un'intervista : "In questo film sono le donne che rivoluzionano le cose a qualunque età. Ma il cambiamento in Arabia Saudita viene proprio dalle donne che sentono una pressione sociale fortissima."
Impariamo da questa regista coraggiosa!
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