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La Boldrini, la violenza verbale sul web e la libertà. A pensar male si farà peccato...

Creato il 03 maggio 2013 da Laperonza

 

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È curioso che, proprio nella Giornata Mondiale della Libertà di Stampa accadano certe cose. Intendiamoci: è sacrosanto che nel web circoli di tutto, che qualsiasi imbecille riesca a pubblicare quello che gli passi per il cervello, tra notizie false e idiozie di vario genere. È anche verissimo che la rete possa essere utilizzata (e lo è) per disinformare o manipolare l’informazione. Infine è indiscutibile l’uso violento che si fa della parola, mezzo principe della comunicazione online, per attaccare, offendere, ferire. La violenza è sempre e comunque deprecabile, sia essa fisica che verbale e quest’ultima è largamente utilizzata sul web per una sorta di delirio di onnipotenza, di sensazione di protezione assoluta che lo schermo riesce a dare, per la possibilità del reset, della cancellazione, del ricominciare da capo come in un videogame.

Per questo credo che il Presidente della Camera abbia ben donde di lamentarsi e di chiedere provvedimenti in questo senso. Le fa eco il Presidente del Senato che coglie l’occasione per sfoderare la sua anima di poliziotto. E questo, un po’, mi preoccupa. Perché, vedete, siamo in Italia, terra in cui le regole vengono sovente disattese, dove i diritti sono spesso ignorati, dove la Carta Costituzionale viene calpestata con disinvoltura. Il dubbio, allora, può essere legittimo: si vorrà mica cogliere la grassa occasione per mettere le mani anche sul web e praticare censura, schedatura, controlli in violazione di ogni diritto? A pensar male….

Luca Craia


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