Tra farfalline varie, una divagazione….
Sono una brava cittadina, o per lo meno cerco di esserlo, quindi tra le tante cose pago le tasse compreso quell’aberrazione del canone RAI. Aberrazione perche’ non e’ un corrispettivo per un servizio del quale usufruisco, ma un balzello per il solo fatto di possedere l’apparecchio televisivo.
La televisione, specie quella pubblica, non la guardo piu’, la privata nemmeno, e i programmi piu’ o meno recenti mi confortano in questa mia scelta. Allora perche’ chiamarmi “abbonata RAI”?
Se io mi abbono ad un quotidiano o ad un periodico, e’ perche’ ho intenzione di leggerlo, se io mi abbono ad una serie di spettacoli teatrali e’ perche’ voglio andare a vederli…
(abbonamento: pagamento anticipato di un servizio differito nel tempo del quale si intende usufruire)
Quindi per favore non chiamatemi abbonata, ma contribuente, quanto volontaria non si sa, perche’ questa e’ davvero la tassa che evaderei piu’ volentieri, visto come vengono sperperati i nostri soldi, tra cavolate del guru e sgambettamenti a suon di musica di ex calciatori prestati sia alla politica che alla velina di turno.
Quello che piu’ mi disturba e’ lo spreco di denaro pubblico. Quell’enormita’ di soldi spesi in cachet di personaggi che definire mediocri e’ poco, specialmente se destinata ad un emerito ignorante per sparare le sue cavolate galattiche. Che poi il tizio in questione le destini in beneficenza poco importa, perche’ escono dalle nostre tasche, e non vorrei che detta beneficenza faccia la fine di quella tanto sbandierata da Roberto “Bischero” Benigni, che strombazzo’ di destinare una cospicua cifra all’ospedale Meyer di Firenze che, dopo un anno, non ha ancora visto un euro che sia uno dei 250.000 promessi dal pagliaccio.
Lo spazio e la pubblicita’ che vengono dati a certi personaggi e’ semplicemente scandaloso… E pensare che, a suo tempo, Beppe Grillo venne allontanato dalla Rai per molto meno!