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La Buona Scuola a Pompei e nel Mondo

Creato il 19 ottobre 2014 da Stefanoarmellin

La Buona Scuola a Pompei e nel Mondo

Stefania Giannini Ministro all'Istruzione
Invitata a Pompei


La Buona Scuola a Pompei e nel Mondo
Maria Padulosi 
Vice Presidente Consiglio Comunale di Pompei


La Buona Scuola a Pompei e nel Mondo
Per quanto riguarda il corposo documento prodotto dal Governo Renzi, Roger Abravanel ha già scritto che non convince. Giustamente Abravanel sottolinea che un cambiamento così vasto fatto di colpo é destabilizzante. 

Con un filo di ironia si potrebbe aggiungere : Può un Governo che non riesce a portare a casa i due Marò dall'India, far funzionare un Concorso per decine di migliaia di docenti quando alla sola parola : Concorso, l'italiano medio associa d'istinto e per esperienza subita la parola : truffa ?


E' una Riforma che mentre si legge sa già di vecchio. Intende coinvolgere sessanta milioni di italiani dimenticando che costoro fanno parte di oltre settemila milioni di cittadini del Mondo, di un Mondo in parte connesso sul Web e complessivamente interdipendente per quanto riguarda la sopravvivenza sul Pianeta oggi a rischio.

Perciò una scuola che non affronta il Mondo come priorità della sua Didattica é fuori dalla storia. Al posto di una presunta autovalutazione dell'Istituto va rafforzata l'autocritica  del personale docente e non, vero e solo vertice della pedagogia. 

Poi chiaramente tutto resterà come prima, per la comune complicità ad un andazzo che premia la mediocrità e affonda il merito. Speriamo di no.

In Finlandia la Scuola riesce a funzionare meglio. Ma come possiamo essere in grado di imparare dai vicini quando semplicemente scriviamo, in buona fede sia chiaro, una Riforma già vecchia anche se il Ministro Boschi é giovanissima.

Nonostante disponiamo di tutto lo scibile umano in Biblioteche Nazionali favolose, ed esempi di Scuole virtuose Nazionali, in un Paese che per intero potrebbe essere Patrimonio dell'Umanità, quello che riusciamo a produrre é tutto qui ?

Sicuramente c'é molta burocrazia e comprendiamo che a problemi complessi vanno date risposte complesse. Noi ricercatori senza cattedra pensiamo che la valorizzazione del Docente vada fatta quotidianamente, in un processo didattico rivolto alla persona che vive l'aggiornamento come parte della sua natura e del suo sviluppo di persona umana.

Vittorino Andreoli nel suo : L'educazione (im)possibile, argomenta molto bene il dramma sociale del nostro Paese nei confronti di un sistema educativo assistenziale per niente moderno e non al passo con i tempi. I migliori insegnanti continuano a rimanere fuori dal sistema perché il sistema é marcio. Un ricercatore oggi in Italia é sicuramente libero, libero di morire di fame.

E' giusto però dare un contributo e lo faccio scrivendo questo articolo. Non sono un fanatico dei test ma un sistema di valutazione deve pur esserci e la Riforma lo prevede.

La Scuola intera é una macchina per giudicare le competenze acquisite pronte ad essere accolte nel Mondo, se i Docenti sono in grado in primo luogo di insegnare a pensare il Mondo.

Io ci sono riuscito avendo avuto una formazione in una Scuola ancora priva di internet, dove la Maestra alla Primaria ci faceva cantare l'inno nazionale al mattino, in piedi, prima di iniziare le lezioni. Le classi erano divise e noi maschi avevamo il grembiule nero con il fiocco azzurro, le femmine nell'altra ala dell'edificio un grembiule bianco.

Disponevamo di una spaziosa palestra negli anni sessanta, palestra che manca oggi nel 2014 in tutte le scuole di Pompei tranne una : il Liceo Pascal che aprirà per la prima volta il corso Coreutico e l'Artistico. 

Disponevano di un grande cortile per i nostri giochi nell'intervallo. Ci bastava aprire le braccia e correre, correre, ed eravamo uno stormo di aerei da combattimento che si divertiva senza spendere una lira. Nessuno ovviamente aveva il cellulare perché non esisteva. Eppure, a tecnologia zero e forse proprio per questo, sono diventato Stefano Armellin.

Documento : La Buona Scuola clicca qui


Verso un protocollo d'intesa fra Pompei Scavi, Santuario e Città

Negli anni le cose maturano e alcune giungono a compimento, vale anche per le Città virtuose che non dimenticano le loro radici, e, soprattutto nel caso di Pompei, il loro fondatore : il Beato Bartolo Longo.
La Città di Pompei non é estesa nel territorio e la sua crescita demografica é limitata, però appartiene all'area metropolitana di Napoli e il suo marchio é famoso in tutto il Mondo. Pompei  é una Città regina del turismo, della cultura, dell'arte e della Fede.Con queste premesse per fare bene a tutta la comunità e ai gentili ospiti internazionali, c'è una sola strada : definire un protocollo d'intesa fra Pompei Scavi, Pompei Santuario e Pompei Città, mettendo da parte invidie. gelosie e vani personalismi.Infatti il difetto di tutti i piccoli centri urbani é il campanilismo sfrenato, la logica della famiglia, del voto che il politicante da strapazzo raccoglie senza merito, ma solo facendo favori a destra e a manca. Insomma ognuno vuol sempre coltivare il proprio orticello. Ma in una Città internazionale famosa come Pompei questa logica non funziona, non fa crescere anzi danneggia la comunità. E si é visto.La nuova amministrazione di Pompei oggi vanta nuovi nomi e una volontà di fare bene. Vediamo allora se riusciamo a costruire una convergenza d'intenti per dare alle nuove generazioni pompeiane e napoletane quello slancio verso il futuro che questa santa terra e lo spirito del Beato Bartolo Longo meritano.Per la prima volta nella sua storia Pompei ospita pure una grandissima innovazione dell'arte contemporanea internazionale : il Poema visivo del XXI secolo : il Volto del Mondo e la Croce 1993/2013, che si diffonde on line ogni giorno e raccoglie sempre più adesioni dal pubblico del Mondo. Un'altra grande possibilità creativa é quindi presente nella storia di Pompei e di Napoli.Progredire insieme verso il concretizzarsi del protocollo d'intesa fra Scavi, Santuario e Città dovrebbe essere una priorità per questa Amministrazione nella quale ripongo la mia fiducia.Pace e GioiaStefano Armellin
Pompei, sabato 6 settembre 2014
Documenti integrativi 1 : 

Alla attenzione dell'Assessore all'Istruzione Avv. ImmaPirozzi Città di Pompei Protocollo 22993

Oggetto : Richiesta spazio e organizzazione per una mostra didattica di Stefano ArmellinTitolo : Aspettando Papa Francesco a Napoli sabato 21 marzo 2015 (titolo aggiornato)Dedica : A San Giovanni Paolo IIMotivo : "Un giorno tutti i Popoli della Terra saranno in assemblea ai piedi della Madonna di Pompei". Beato Bartolo LongoOpere : Via Crucis-Lucis più opere complementariScuole : L'artista é disponibile per lezioni in mostra con gli alunni di tutte le scuole di PompeiContributo per l'artista da definire.Curatore : Si suggerisce Mons. Pietro CaggianoPeriodo : Da stabilire ma entro il 2014Luogo : Importantissimo, da individuareSponsor : da cercareInaugurazione : Ministri Franceschini e GianniniObiettivo : Andare verso un protocollo d'intesa fra Scavi, Santuario e Città di Pompei.Stefano ArmellinPompei, giovedì 14 agosto 2014Documenti integrativi 2 :

Proposta a Barck Obama per aggregare le scuole del Mondo clicca qui 

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