La bustarella del signor B.
Non c'è nulla di inventato. E' la pura verità. Questi i fatti:Arriva in Comune ad Arcore un emissario di Silvio B. e porta con se una busta con 1000 euro in contanti.
Una busta... 1000 euro... il piccolo imperattore...
E come fare a pensare ad altro? Sta a vedere che qualcuna delle "bambine" è scappata da Villa San Martino e si è rifugiata tra gli arbusti del Parco Borromeo che circonda le mura Municipali?
Ma l'allarme e il disorientamento durano poco.
Siccome l'amministrazione aveva invitato gli imprenditori locali a dare il loro contributo per la locale Festa dei nonni, l'imprenditore Silvio B. ha aderito con questa donazione. Solo che l'ha fatto in contanti e in busta chiusa (la forza dell'abitudine...) e il Comune, si sa, non può accettare contanti. L'emissario è quindi stato invitato a fare un bonifico e il bonifico è arrivato.
Però che miseria! Non si può non fare un immediato paragone con i bisognosi coniugi Tarantini ai quali sono stati dati 850.000 euri sonanti perchè versavano in difficoltà.
Ma come crede che se la passino i nostri nonnetti? Ha mai fatto un giro nella sede di "Sereni e attivi"?
A dire il vero dopo alcuni giorni è arrivato un ulteriore bonifico di 3.000 euro, ma siamo sempre lontanissimi dalla dazione ai coniugi "in difficoltà".
Ma cosa dobbiamo fare? Metterci a ricattare anche noi come dei Lavitola qualsiasi?