La prima motivazione è sicuramente riconducibile al tanto discusso “tiki taka”, un sistema di gioco sicuramente innovativo ed efficace – tattica che poggia le sue fondamenta su un ostinato possesso palla – al quale alla lunga gli avversari hanno iniziato a trovare adeguate ed altrettanto efficaci contromisure. Sul banco degli imputati c’è posto però anche per il tecnico Del Bosque, incapace di pensare un’idea di gioco alternativa e responsabile di alcune scelte apparse ai più decisamente discutibili. Come trovarsi d’accordo infatti nei confronti di alcune esclusioni eccellenti dalla lista dei 23 come quella dello juventino Llorente o del viola Borja Valero oppure non rimanere stupiti davanti ad un Javi Martinez – centrocampista del Bayer Monaco – schierato nell’insolita posizione di centrale difensivo? Sarà pur vero che nel calcio la controprova non esiste, tuttavia non pare più di tanto azzardato pensare che scelte differenti avrebbero potuto sortire un effetto diverso.
La colpa più grave del tecnico spagnolo è stata però quella di non aver saputo preparare adeguatamente la propria squadra sotto l’aspetto psico-fisico. La condizione atletica e l’approccio mentale in una competizione mondiale sono da sempre ago della bilancia e in Brasile troppi giocatori sono apparsi in condizioni fisiche approssimative e soprattutto non così “affamati” di successo come era invece lecito attendersi. Non mancano, infine, nemmeno le cosiddette “malelingue” sostenitrici della fine di una “strana” superiorità fisica dello sport spagnolo inteso in senso lato. Tesi tuttavia che, per quanto riguarda almeno il mondo del calcio, non ha mai fortunatamente trovato alcun riscontro ufficiale, per buona pace di tutti quanti. Chiudiamo infine con un filo di malinconia perchè, come se non bastasse, ironia della sorte la caduta degli dei è arrivata giusto lo stesso giorno nel quale Re Juan Carlos ha deciso, dopo 39 anni di regno incontrastato, di abdicare in favore del figlio primogenito Felipe. Per il popolo iberico è proprio giunto il momento di voltare pagina….
Enrico Brigi
twitter: @enrico.brigi
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