Marina, selvaggia bellezza a cavallo di una tecnologica moto d’acqua, ricorda Galatea, la più bella delle Nereidi.
Pier Silvio, un semidio invidiato dagli umani e temuto dagli dei, come Achille, eroe greco.
Poveri eroi, poveri miti che brutta fine, essere così tanto caduti nella polvere da essere assimilati a mortali, seppur non tanto comuni.
Che siano Marina e PierSilvio parenti non v’è dubbio, sarà per questo che “Chi” utilizza proprio queste due figure per sanitificare l’ascesa al cielo, potendo considerare, alla larga, anche Galatea ed Achille parenti essendo, quest’ultimo, figlio della nereide Teti.
Quello, altrettanto certo, è che “Chi” non teme il ridicolo e non teme, neppure, ardire nei confronti.
A me, sinceramente, viene proprio da ridere, e non piangere attenzione, ma proprio da ridere perchè quando si eleva troppo il paragone e quando si è così spudoratamente leccanti si cade nella farsa e nel ridicolo.
Neppure Mussolini, che era Mussolini, ha mai avuto cortigiani così tanto stupidi e, alla fin fine, irriverenti nei suoi confronti.
Sto anche aspettando la terza puntata per sapere a quale figura eroica, storica o mitologica verrà paragonato Silvio in persona, io qualche ideuzza l’avrei ma potete, anche voi, suggerirmi accattivanti e suggestive figure.
Unica cosa chiedo: che mai e poi mai Silvio o qualcuno del suo parentato venga paragonato ad Alessandro Magno, mio amore storico, perchè allora qui m’incazzo di brutto, sul serio e faccio la rivoluzione.