La calata dei 500 pullman pidiellini sulla Capitale. 495 arriveranno da Villa Sorriso...

Creato il 04 agosto 2013 da Massimoconsorti @massimoconsorti
Oggi pomeriggio sono attesi a Roma 500 pullman di manifestanti pro-Silvio. 495 arrivano direttamente dagli ospizi della zona e da Milano. Con la pensione che si ritrovano dove cazzo volete che vadano i vecchietti di “Villa Sorriso” ad agosto? La trasferta comprende: gita A/R pagata; n. 1 cestino da viaggio; n. 2 bottigliette da 50 cc. di acqua minerale; n. 1 t-shirt bianca con il logo di Forza Italia presa dallo stock del 1994; n. 1 pillola di Viagra (generico) da 25 mg; n. 1 spazzolino da dentiera + n. 1 confezione baby di Algasiv; n. 1 tastatina al culo della hostess con annesso risolino di circostanza; n. 1 cappellino di cotone cinese bianco sempre con il logo di FI e, infine, n. 1 foto ricordo con Francesca Pascale che oggi ha dichiarato: “Poverino, me lo stanno ammazzando”. Gli altri 5 pullman invece, sono: n. 2 dei circoli ricreativi Mediaset di Roma; n. 1 dei simpatizzanti di Storace; n. 1 di Forza Nuova e n. 1 di Casa Pound dei Castelli Romani, i casapoundini della Capitale sono tutti al campeggio militare di Campo Imperatore. Tanto per far finta di essere moderati, alla manifestazione non prenderanno parte i ministri del governo LettaLetta i quali, dopo le dichiarazioni dell'Innominabile sulla concessione della grazia a Silvio, hanno una paura fottuta di tornarsene a casa. L'impressione, ma come sempre sbaglieremo, è che i deputati e senatori del Pdl stiano sì dalla parte del padrone ma come si dice, senza esagerare. Insomma, lasciando da parte le fan dei cunnilungus silvieschi, a questo punto da ritenersi decisamente all'altezza, gli altri non ci sembrano proprio così disposti al martirio. Da Brunetta a Schifani, passando per 2232 che sembra essere diventato una mammola, fino ad arrivare a 'O Schiattamuort, i maggiordomi non ci sembrano poi così ferocemente decisi a tentare l'ennesima avventura, o apertura al buio, che il Capo intende percorrere. Insomma, ci sembrano più possibilisti, più morbidi, più decisi a proseguire questa legislatura piuttosto che affrontarne un'altra non sapendo cosa potrebbe davvero succedere. Lo ha detto fra i denti Renatino: “Chi lascia la strada vecchia...”. Resta fedele al capo fino alla fine, forte del posto-loculo assegnatogli da Silvio nel mausoleo di Cascella, Sandro Bondi il poeta e fine rimatore, quello che Silvio ha preso dalla strada e prima lo ha messo nelle stalle al posto di Mangano poi, accertata la fedeltà del Sandrino, lo ha fatto entrare in Villa e al Parlamento. Volete voi che tanta grazia non trovi riconoscenza? Sandro lo ha detto chiaro e tondo: “O la politica ci mette una pezza o qui scoppia una guerra civile”. Chi combatterebbe con i pidiellini non si sa. Certo è che i mercenari costano un fottio. Molto di più di Scilipoti, Razzi, Di Gregorio e Calearo al cui confronto sono dei miseri scampoli di cascame in svendita. 

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