Sarebbero sufficienti le immagini per testimoniare gli abnormi danni causati dalla Geoingegneria clandestina alla California.
Nonostante ciò, sarà bene spendere qualche parola per ribadire che è in corso un vero e proprio attacco contro l’’umanità ed pianeta. L’obiettivo principale delle attività chimiche – lo abbiamo ripetuto e puntualizzato nel documentario “Scie chimiche; la guerra segreta”- è di natura strategica. Tuttavia, la gravissima situazione di siccità in cui versa la California ci spinge ad intravedere una perfetta, criminale volontà di devastare nonché un disegno che mira a disarticolare l’assetto demografico.
Senza dubbio le perturbazioni oceaniche, che porterebbero delle benefiche piogge sull’Ovest degli Stati Uniti (inclusa l’Alaska), sono disintegrate o deviate per ragioni militari, ma sembra che la costa occidentale del Nord America sia stata scelta come teatro per sperimentare la possibilità di distruggere, portando al collasso l’ambiente e l’economia di regioni un tempo floride.
La California è lo stato dove a milioni di abitanti ex abrupto è stata interrotta la fornitura d’acqua, semplicemente perché gli invasi sono a secco. E’ lo stato in cui le silenziose ed invisibili radiazioni di Fukushima mietono vittime. E’ lo stato dove infernali incendi divorano foreste secolari di sequoie, mentre i cittadini che abitano in ville attorniate da giardini usano vernici verdi per colorare l’erba giallognola del prato.
La California è, su scala relativamente ridotta, il campione di quanto sta accadendo e potrebbe accadere anche altrove, se non si riuscirà ad invertire la rotta: la lenta ma inesorabile desertificazione, sia in senso letterale sia metaforico, della Terra.
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