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La calza è donna, ma la donna non ama le calze… perché?

Creato il 09 marzo 2015 da Madameg

Lo scorso anno Il Salotto Erotico Italiano mi ha ospitato sul suo sito, chiedendomi un intervento sull’erotismo. Ho proposto un articolo dal titolo La Calza è donna in cui spiegavo come l’accessorio calza sia simbolo massimo della femminilità e suo strumento di espressione. E di questo concetto sono sempre convinta, seppure vedo molte donne cavalcare l’onda delle tendenze, scarpe poco femminili, ma comode e glamour, tanti leggings e poche autoreggenti… Sicuramente durante una giornata intensa e frenetica è meglio puntare sulla comodità direte voi, ma chi vi dice che l’autoreggente è scomoda o che un po’ di tacco non si possa mettere, o magari riuscire a essere femminili e alla moda anche con un paio di bykers?

Le giustificazioni da parte di amiche e donne intervistate sono sempre le stesse: prendere i mezzi, stare fuori tutto il giorno, non so guidare con i tacchi, mi fanno male i piedi e così dicendo si bocciano i tacchi alti, le scarpe più femminili, le gonne e di conseguenza le calze.  Sull’uso delle calze mi sento dire invece: ho freddo con la gonna, mi stringono, mi danno allergia piuttosto che non le so indossare, mi si sfilano molto facilmente, ecc…ecc….

Questa tipologia di donne tenderanno di conseguenza a indossare le calze solo in certe occasioni, dove l’etichetta lo esige, senza troppa fantasia.. per cui nero velato o coprente e il classico color carne senza sforzarsi di più…

Alcune di queste scuse mi fanno sorridere, altre proprio ridere… perché mie care amiche basta prestare un po’ più di attenzione sul mondo calze e scoprirete che ci sono un sacco di novità, non solo dal punto di vista moda (modelli, brand e tendenze) ma soprattutto tessuti e funzionalità.

Look sportivo, comodo e di tendenza

Look sportivo, comodo e di tendenza

I filati di oggi sono anallergici, molte calze usano filati termoregolatori per non soffrire né il caldo né il freddo, molto elasticizzati, senza cuciture così non stringono e non lasciano segni, ci sono poi quelle contenitive (le famose Shape) e con danarature così alte fino a 100/120 denari che sarà una vera impresa smagliarle o sentire freddo.

Da questo breve elenco che vi ho proposto capite che indossare le calze giuste non è poi così difficile, che come vi ho sempre detto: esistono le calze adatte a ogni donna e a ogni personalità.

Un po’ più complesso il discorso femminilità. Voler essere femminili  non sempre riesce in quanto la femminilità è una dote che si esprime e si manifesta con i gesti, le parole, lo stile. Certamente come donne se saprete scegliere con gusto nel vostro armadio, evitando felpe, leggings, bykers, snikers, ballerine e scoprirete una persona nuova, con più fascino. Forse soffrirete di mal di piedi e di freddo, ma come dice sempre il mitico Enzo Miccio se si vuole essere belle e femminili comodità è una parola sconosciuta.

La calza è donna, ma la donna non ama le calze… perché?

Look vestito, calze coprenti/velate (modello fury di Ori) e tacchi

 

Dall’altra parte ci sono poi le opinioni e le lamentele degli uomini che vedono sempre meno “donne” in giro, nel senso proprio di donne che sappiano essere femminili.  Proprio l’altro giorno parlavo con un amico che ha un negozio di scarpe e si lamentava del fatto che si vendono poco le scarpe da “femmina”  quelle con i tacchi, quelle che sanno trasformare una donna qualsiasi in una diva…  La confessione di quest’amico continua e mi domanda: ma quando una ragazza esce per un appuntamento cosa indossa uno stivaletto con la para o il carrarmato… lo trovo poco sensuale e poco adatto se si vuole fare colpo su un uomo.

Non voglio scadere nei soliti cliché e stereotipi, ma non posso dare torto alle sue parole, si può essere femminili anche con la tuta da ginnastica, ma certi outfit e accessori vi aiutano a esserlo di più e dare di voi un’immagine raffinata di voi. Quindi care amiche più gonne, più vestiti, più calze e più tacchi e per questo 2015 tra i vostri buoni propositi metteteci anche la femminilità.

A presto

Madame G.


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