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La camicia nell’Ottocento, nuove forme espressive

Creato il 07 febbraio 2014 da Kamiceria @Kamiceria

Charles-Baudelaire-dandy

La Rivoluzione Francese è un avvenimento determinante per l’evoluzione dei vestiti dell’Ottocento e in particolare per la storia della camicia. Un indumento che fino al XVIII secolo aveva assunto il ruolo di protagonista, realizzato con i tessuti più preziosi ed eleganti rifiniture ed ornamenti, cambia forma e si carica, come altri indumenti, di nuovi significati comunicativi.

La moda maschile si trasforma radicalmente e la nuova borghesia getta un’ombra sulla classe degli aristocratici che per oltre sette secoli aveva dominato anche con il suo modo di vestire. L’eleganza si fa sobria e, pur ricca di dettagli funzionali a una vita più pratica, viene mostrata con la cravatta e il frac nei salotti borghesi. La storia della camicia vede sparire pizzi e jabot, il nuovo frac aveva le maniche troppo strette e i panciotti un’abbottonatura alta. Della camicia viene mostrato lo stretto necessario, coprendo il resto con gilet o giacche abbottonate e dalla cravatta. Al di fuori delle regole borghesi invece si usava portare la camicia mostrandola, senza l’accompagnamento della giacca.

Camicie-rosse-garibaldi

Garibaldi e la nascita delle camicie rosse

Tra i vestiti dell’Ottocento spiccano le camicie rosse della Legione dei garibaldini nate nel 1843 a Montevideo, nell’America del Sud. E’ un nuovo tassello nella storia della camicia: ma perchè il colore rosso? si ritiene che fu il risultato della vendita a buon prezzo di un fondo di camicie di lana rossa destinate al mercato di Buenos Aires. Ma c’è chi ritiene che l’idea di un’uniforme realizzata con le camicie rosse fu suggerita a Garibaldi dal pittore Gallino. Il colore rosso potrebbe anche essere legato a motivazioni politiche: Garibaldi e i suoi Legionari infatti erano repubblicani e la bandiera delle rivoluzioni in Europa era, da almeno mezzo secolo, di questo colore.

La camicia nell’Ottocento, nuove forme espressive

L’elegante trasgressione del dandismo

In contrasto all’omologazione borghese nasce il dandismo, non solo uno stile di vita ma anche di abbigliamento, caratterizzato da un frac blu, pantaloni color crema infilati in stivali alti e con il bordo rovesciato e una camicia bianca con colletto a punte alte. Il dandismo era una dottrina dell’eleganza, una commistione di sobrietà e raffinatezza che divenne una vera e propria concezione di vita.

Sobrietà ed eleganza nel modo di concepire, indossare e mostrare la camicia sono le parole chiave di quest’epoca storica. Nel prossimo ed ultimo post sulla storia della camicia vedremo quali aspetti rimarranno immutati e quali caratteristiche della camicia varieranno con l’arrivo del Novecento.

Clicca qui per leggere il post precedente sulla Storia della Camicia


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