[La scena proposta dal breve video qui sopra è tratta dal film: "La verità è che non gli piaci abbastanza"]
Zero seggi, non ci sono storie. Le bufale del presidente della Provincia Massimiliano Salini, il cui fratello è stato da lui stesso assunto all’ufficio comunicazione (nepotismo? Fratellismo!) dovrebbero finire invece continuano con
Grillo dà lezione a Pinocchio
cocciutaggine inedita e masochista, visto che non è vero che, come afferma il sito del presidente stesso, che gli è stato offerto un “seggio sicuro”. Frottola orrenda. Mondo Padano ieri in prima pagina in un’intervista a Salini di Francesco Tartara ricorda la panzana (senza considerarla panzana però), traendola forse dal sito del presidente che la pubblica ancora e non tiene conto della volontà popolare, come nel caso del risultato dei referendum dell’altr’anno. Altra bufala è l’appoggio di Luciano Pizzetti (Pd) nelle elezioni provinciali in cui Salini ha vinto su Torchio nel 2009. Salini dichiarò a una testata nazionale di avere l’appoggio di Pizzetti. Due anni dopo lo stesso Luciano Pizzetti, oggi in Senato come Albertini, ha smentito duramente la strana rivelazione di Salini: “Bastavano due dita di cervello per capire che una cosa simile non è vera. La sconfitta di Torchio è stata una nostra sconfitta”.
Dunque Salini si convinca: faccia le scelte che può fare, ma non ci racconti altre favole. Il Pd non ha votato per lui.
Pizzetti non sostiene Salini se non in circostanze di rilievo istituzionale, non per scelta politica. Il “seggio sicuro” nella circoscrizione 3 lo aveva solo Alloni, conquistato con un notevole numero di preferenze.
Gabriele Albertini oggi è senatore e infatti sorride, il seggio sicuro lo aveva lui, non Salini!!!!
L’ostinazione del presidente Salini così si fa degna di una commedia dell’assurdo, poiché egli continua a non tener conto neanche nel caso delle elezioni regionali della volontà degli elettori. Il posto sicuro per un montiano nella circoscrizione Lombardia 3 non esisteva e nessuno è stato eletto. Lombardia civica, guidata dal candidato presidente Albertini, ha ottenuto zero seggi, zero tituli, zero. come spiegarlo a un uomo che non capisce che quando gli elettori stravotano contro non se ne accorge e vuole imporre la propria volontà, sua e del suo gruppetto?
La credibilità è fondamentale per un uomo politico. Non si può mentire in modo così ostinato. Si può sbagliare, ma almeno lo si riconosca. Il sito http://www.massimilianosalini.it/ è invece diventato rigido come la bufala galattica.
Lombardia civica 2,46% e Udc 1,48%: questi i risultati finali. Un solo consigliere regionale, ma dell’Udc e non in
circoscrizione 3. Piacerà o no ma è andata male alle due liste che sostenevano Albertini presidente.
http://www.repubblica.it/static/speciale/2013/elezioni/regionali/circoscrizioni/cremona.html
http://www.repubblica.it/static/speciale/2013/elezioni/regionali/lombardia.html
I consiglieri regionali eletti nella circoscrizione 3 sono stati Agostino Alloni del Pd, carlo Malvezzi del Pdl e Federico Lena della Lega Nord. Salini pensava forse che Albertini, essendo candidato anche in Senato, gli lasciasse il posto? Ma non c’erano voti sufficienti in Lombardia per Albertini, tantomeno nella circoscrizione 3, dove Lombardia civica e Udc sono arrivate penultime, con 8.081 voti in tutto, davanti solo ai 2.305 di “Fare per fermare il declino”.
Imbarazzante poi la risposta di Massimiliano Salini all’autodomanda perché mai abbia rifiutato: “Nell’attuale dibattito politico non riconosco i valori della tradizione cattolica e liberale”. Mah! Se Massimiliano Salini non si riconosce nell’attuale dibattito politico, e questa è una prova della sua inaudita sensibilità, perché continua a far politica? (carlo malvezzi che cosa dirà? Massimiliano Salini si sentirà rappresentato da carlo malvezzi, in consiglio provinciale davanti a lui per anni? E da Federico Lena, al suo fianco come vicepresidente della Provincia?) E che cosa farà Massimiliano Salini quando non sarà più presidente della Regione? cercherà un altro seggio sicuro?