Anna è una brava cuoca e madre di quattro splendidi figli
BIOGRAFIA: Anna Grieco, 40 anni, vive a Barletta. Moglie e madre, nel 2010 ha pubblicato il suo primo romanzo, “Amore al di là del tempo”, per la Linee Infinite. Finalista del 4° Premio letterario internazionale de La penna blu Edizioni, il suo racconto, “Il signore dell’arena”, è stato pubblicato nell’antologia dedicata al premio. Ha scritto inoltre diversi testi, tutti editi: “Quando la noia uccide”, pubblicato per beneficienza in 365 Storie Cattive; “Il cielo in una stronza”, nell’antologia omonima; Vlad Dracul, che a breve sarà pubblicato nella raccolta Asylum 100; per la casa editrice GDS “Lacrime di sangue” , “Tenebra e luce” e “Stavros”, quest’ultimo facente parte dell’antologia Symposium; “La voce del cuore”, “Spiriti nella cattedrale” e “Bestia”, pubblicati rispettivamente sul primo, sul settimo e sul decimo albo di Scritture aliene, per la Eds Edizioni; per Ciesse “Cassandra Prophecies”, facente parte dell’antologia D-Doomsday; per il blog Alla fine del sogno “Natale rosso sangue”. Di prossima uscita “Xenia e il vaso di Pandora”, “L’ira di Apollo”, “Ira funesta” e “Speranza” . Collabora con il Fantasy Planet, il blog “Alla fine del sogno” e valuta racconti per la rivista digitale “Altrisogni”
SITO: l'autore non ha un sito web
CONTATTI: [email protected]
TITOLO DELL’OPERA: “La Capoclan”
TRAMA: "La Capoclan" è un romanzo di difficile classificazione perché è una commistione di vari generi. È un fantasy-storic-erotic-paranormal. Diviso in due fasi distinte, nei primi due capitoli la protagonista, Johanna, pentatleta italo-scozzese, si presenta come una qualsiasi ragazza moderna, con sogni e ambizioni. Ogni prospettiva cambia per lei quando parte per la Scozia, in visita all'adorata nonna. Lì il suo destino, preannunciato da sogni ricorrenti, si compie. Nel corso di un’eclissi di sole nei pressi dell’ara celtica di Clava Cairns, a Inverness, Johanna viene risucchiata all’interno di un cerchio di pietre di antichità immemorabile, ritrovandosi catapultata indietro nel tempo di circa otto secoli, precisamente nel 1204. Soccorsa da Sir Nigel, un nobile cavaliere inglese, si ritrova oggetto delle mire oscure di Sir William De Burgh, tirapiedi di Giovanni Senza Terra. Dopo una serie di rocamboleschi colpi di scena sarà costretta a fuggire, accompagnata da Elizabeth, sorella del suo salvatore. Quando ormai pare che la resa sia inevitabile, l’intervento di un manipolo di guerrieri scozzesi, guidati da Colin Mackenzie, evita loro la cattura. Quando gli occhi violetti di Johanna si posano sul possente guerriero che le sta dinanzi, lo stesso uomo che per tante notti ha popolato i suoi sogni, è il suo cuore a venire preso in trappola. Tra loro è subito invincibile attrazione, ma l’orgoglio e la cocciutaggine di entrambi diviene motivo di violenti scontri di personalità che sfociano inevitabilmente in una sfrenata passione. Tra le mura di pietra di antichi castelli si dipanano le vicende di un amore avvincente e tumultuoso, un amore deciso dal Fato, un amore oltre il tempo…
CASA EDITRICE: autopubblicazione
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2013
GENERE: fantasy-romance-paranormal-erotic
PUBBLICO: adulti
PAGINE: 453
PREZZO: 2,99 euro
REPERIBILE PRESSO: InMondadori Amazon Narcissus Self Publishing
RECENSIONE: Conoscevo già Anna per il suo primo romanzo, “Amore al di là del tempo” pubblicato con Linee Infinite, e per aver partecipato assieme a diverse iniziative letterarie, è un vero piacere quindi ospitarla nel mio blog.
Come lei stessa sostiene, “La Capoclan” è un romanzo di difficile classificazione, perché oscilla tra il fantasy-storic-erotic-paranormal. La protagonista Johanna, ragazza italo-scozzese, parte per la Scozia in visita alla nonna. Durante un’eclissi si ritrova catapultata nel passato, nel 1204, all’epoca di Giovanni Senza Terra (per chi fosse a corto di storia, l’epoca di Robin Hood per intenderci).
Johanna viene aiutata da Sir Nigel e dalla sorella di lui, Elizabeth. Sempre più a contatto con quella realtà primordiale, la nostra protagonista conosce Colin Mackenzie, il capo di un gruppo di guerrieri, un highlander per eccellenza, niente male direi!
In molti conoscono la mia passione per il gotico, e per la nebbiosa e piovigginosa Londra, in pochi sanno però che quando sento nominare la Scozia inizio a sentire le cornamuse e mi perdo nei sogni… Ovvio quindi che il libro di Anna mi sia piaciuto. La cultura di Anna è evidente: le frasi in gaelico dimostrano quanto questa autrice sia professionale e attenta ai dettagli storici.
Non aspettatevi un mattone, perché lo stile è leggero e scorrevole, in particolare ho amato le considerazioni sarcastiche di Johanna, che malgrado si trovi in un’epoca medievale, mantiene il suo carisma di ragazza moderna; a volte con molto piacere, il suo modo di parlare e di comportarsi mi ha ricordato la ribelle Susan, la co-protagonista del mio romanzo Stryx (bionda anche lei, tra l’altro:D) A differenza di molti fantasy medievali, in cui gli autori ci propongono trame incoerenti, confusionarie e improbabili, “La Capoclan” mantiene una trama lineare (come è giusto che sia!) e semplicissima da seguire.
Anna si riconferma ancora una volta una grande autrice capace di donarci quello che pochi scrittori riescono a rendere: un libro scritto con schiettezza, con ironia, e soprattutto senza quell’arroganza di proporre trame ingarbugliate per cercare (invano) di conquistare i lettori.
Colin, come Mel Gibson in Braveheart... una gioia per le lettrici del libro di Anna!
1. Ciao e benvenuta sul mio blog; ci parli un po’ di te, non come autore ma come persona?
Beh, che dire di me? Innanzitutto sono una moglie e una mamma felice. Ho ben 4 figli, due maschi e due femmine, che mi tengono impegnata 24 ore al giorno e le mie più grandi passioni sono la scrittura e la lettura.
2. Quando e come è nata la tua passione per la scrittura?
La mia passione per la scrittura è nata molto presto. Sin dalle scuole elementari sono sempre stata portata per la parola scritta. I temi che scrivevo erano sempre molto apprezzati. Ho cominciato a scrivere quasi per gioco in verità, poi ho scoperto che quella era la mia strada. Naturalmente andando avanti con gli anni ho collezionato esperienze positive e non, ma le porte in faccia mi hanno aiutato a crescere e a migliorare. Mi è capitato, ultimamente, di riprendere in mano il primo romanzo in cui mi sono cimentata. Vi dico solo che non riuscivo a credere che l’avessi scritto io. Scrivete aspiranti scrittori, non fermatevi mai, perché se non vi esercitate non potrete migliorare. Io seguo sempre questo consiglio.
3. Oltre alla scrittura, quali sono i tuoi interessi?
Oltre alla scrittura, i miei interessi principali sono il cinema, la lettura e la cucina. Non per vantarmi, ma sono una bravissima cuoca (i miei chiletti di troppo lo dimostrano, ahimè).
4. I tuoi libri e autori preferiti?
I miei autori preferiti sono J.R. Ward, Stephenie Meyer, J. K. Rowling, Terry Brooks, Jeaniene Frost e naturalmente l’inossidabile Tolkien, ma non disprezzo neanche Agatha Christie, le sorelle Bronte e tantissimi autori che per elencarli ci vorrebbe troppo spazio. Riguardo i libri preferiti, al primo posto in assoluto c’è il Ciclo di Harry Potter. A seguire “La fratellanza del pugnale nero” e “Il signore degli anelli”.
5. Come è nata l’idea per il tuo romanzo?
L’idea per il mio romanzo è nata si può dire da sola. Volevo scrivere una storia che appassionasse gli amanti del genere romance, ma che non parlasse solo d’amore. Volevo una storia forte, divertente e anche un po’ drammatica. Credo di essere riuscita a centrare tutti e tre gli obiettivi.
6. A cosa ti sei ispirato per descrivere i tuoi personaggi? C’è qualcuno di loro che ti rispecchia più degli altri, o al quale ti senti più legato? Perché?
Penso sempre che i miei personaggi si siano creati da soli. Hanno tutti un loro carattere, con pregi e difetti, io mi sono limitata a descriverli e a raccontare le loro storie. Il personaggio al quale mi sento più legata, comunque, è Johanna Douglas Mackenzie. Forse perché rispecchia alcuni lati del mio carattere? Molto probabile, ma non è solo per quello. Credo che Johanna sia la donna che ognuna di noi vorrebbe essere. Anche perché Colin è un gran bel pezzo di highlander, diciamocela tutta! ^_^
7. Qual è il messaggio che hai voluto lasciare ai lettori?
Credo che il messaggio che traspare da questo romanzo è che non importa quante differenze ci siano tra due persone o tra due popoli, se c’è l’amore, il dialogo e il rispetto reciproco le difficoltà e i problemi saranno sempre risolvibili.
8. Puoi descrivere brevemente il tuo percorso di autore e le tue esperienze?
Ho pubblicato il mio primo romanzo nel 2010, con la casa editrice “Linee Infinite”. Dopo, sono seguiti un gran bel numero di racconti brevi, di cui molti sono stati già pubblicati e altri lo saranno a breve.
9. Cosa ne pensi del panorama letterario odierno? Cosa vorresti dire agli autori esordienti che non hanno ancora pubblicato?
Nel panorama letterario odierno ci sono tanti bravi autori che ammiro davvero molto, alcuni di loro li ho già citati nelle domande precedenti. Devo essere sincera però. Mi occupo di recensioni, oltre a scrivere, e molte volte, leggendo alcuni autori anche famosi che hanno pubblicato con le cosiddette “grandi”, sono rimasta davvero perplessa, perché la lettura non è stata all’altezza delle mie aspettative. Allora ti poni delle domande, no? E come me credo che queste domande se le pongano anche altri colleghi esordienti. Un mio consiglio? Non demordere e continuare a scrivere, perché alla fine le gratificazioni arriveranno, anche se minuscole. Forse non vinceremo il Nobel per la Letteratura, ma chissenefrega, scriviamo per il piacere di scrivere e farci leggere, anche se solo da familiari o amici.
10. Quali sono i tuoi progetti futuri? Qualche anticipazione sulle tue pubblicazioni?
Per il futuro ci sono molti bei progetti, ma per scaramanzia non ne parlerò adesso. Ti anticipo solo che sono al lavoro sul seguito de “La capoclan”, un’altra storia forte con quattro protagonisti che non faranno rimpiangere Colin, Johanna &Company e a breve saranno pubblicati un bel po’ di racconti fantasy, epici e sci-fi. Credo sia tutto. Ti ringrazio, Connie, per lo spazio che hai voluto concedermi.
Alla prossima, spero!
Grazie Anna, aspetto quindi il seguito delle avventure di Johanna!