La caponata, di origini siciliane, è diffusa in tutto il Mediterraneo e, mentre oggi è servita come contorno o antipasto, nel XVIII secolo costituiva un piatto unico se accompagnata dal pane.
Il nome rimanda allo spagnolo e catalano caponada, ma potrebbe derivare dalle caupone le taverne dei marinai. E’ comunque da ricordare che caponata o capone è il nome con il quale, in alcune zone della Sicilia, viene chiamata la lampuga. un pesce dalla carne pregiata che veniva servito nelle tavole dell’aristocrazia e condito con la salsa agrodolce tipica della caponata di verdure: il popolo, non potendo permettersi il costoso pesce, lo sostituì con le più economiche melanzane.
La ricetta in dialetto siciliano, da Cucina che vai natura che trovi, “Il Vespro” 1978
«È una ricetta antichissima che si prepara nell’intera Sicilia, sia pure con alcune vaianti. Vi diamo la versione classica: tagliate a dadi quattro belle melanzane nere con tutta la scorza, mettetele in un colapasta, salatele abbondantemente, pressatele con un coperchio ed un peso e lasciatele così per per qualche ora in modo che perdano il loro liquido amaro. Affettate finemente due cipolle e soffriggetele nell’olio. Quando saranno trasparenti, unite due pomodori pelati senza semi, tutt’e due tagliati fini. Dopo qualche minuto, alla salsa aggiungete 200 gr. di olive verdi in salamoia e tagliate a pezzi, 150 gr. di capperi freschi e dissalati, 2 cuori di sedano ben lavati e anch’essi tagliati a pezzi. Salate e fate cuocere il tutto a fuoco basso. Sciacquate le melanzane, asciugatele e friggetele. Unitele al sugo e fatele cuocere ancora per qualche minuto. Poi per finire con un cucchiaio e mezzo di zucchero ed un bicchierino d’aceto di vino, mescolate e lasciate raffreddare».
E la seguente è la ricetta per la caponata siciliana che ho trovato sul web.
Ingredienti
500 gr. di melanzane, 300 gr. di peperoni, 200 gr. di cipolle rosse, 200 gr. di sedano, 100 gr. di olive nere, 300 gr. di pomodori, ½ bicchiere scarso di aceto di vino rosso, 1 cucchiaino di zucchero, 3 spicchi di aglio, Basilico q.b, Olio extravergine di oliva q.b, Sale q.b.
Preparazione
Lavate e pulite i peperoni privandoli di semi, filamenti bianchi e picciolo. Riduceteli quindi a quadretti. Lavate e tagliate a tocchetti anche melanzane, sedano e pomodori.
Versate un po’ di olio in un tegame e fatevi soffriggere leggermente aglio e cipolla tritati. Quando quest’ultima sarà diventata trasparente, aggiungete il sedano, i peperoni e le melanzane. Lasciate cuocere per 10-15 minuti.
Unite quindi le olive tagliate a rondelle e i pomodori. Salate e proseguite la cottura con il coperchio, a fuoco medio, così da far ridurre il liquido.
Dopo circa 5 minuti aggiungete lo zucchero e l’aceto; fate cucinare finché le verdure non saranno cotte.
Aggiustate eventualmente di sale e cospargete con basilico fresco tritato.
Accorgimenti:
Nella ricetta originale le melanzane utilizzate sono quelle nere, non quelle violacee.
Idee e varianti:
Se amate i contrasti di consistenze, potete aggiungere alle morbide verdure della vostra caponata dei pinoli tostati.
Esistono molte varianti regionali di questo piatto: in alcune si aggiungono capperi e finocchietto selvatico, in altre le melanzane sono fritte a parte e unite solo all’ultimo agli altri ingredienti, in altre ancora non vengono utilizzati i peperoni. Come vedete potere sbizzarrirvi e adattare questo piatto al vostro gusto persona
Vino
Bianco di Partinico (Sicilia) servito a 10°C, Etna rosato (Sicilia) servito a 15°C, Chiaretto della Riviera del Garda (Lombardia) servito a 15°C.
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