Il paesaggio della Cappadocia nacque circa 30 milioni di anni fa, quando i vulcani in eruzione ricoprirono la regione di ceneri. Le ceneri si solidificarono dando origine a un materiale friabile chiamato tufo, in alcuni punti ricoperto da strati di dura roccia vulcanica. Le piogge e i fiumi consumano il tufo e, come il vento, portano via il materiale che si stacca. D'inverno gli estremi sbalzi di temperatura fanno espandere e contrarre la roccia, che così si disintegra.
un classico esempio delle formazioni della Cappadocia
Una zona relativamente piccola, circa 300 kmq, ma che è diventata molto turistica, soprattutto attorno alle località di Nevsehir e Goreme, dove è possibile ammirare al meglio le straordinarie formazioni per le quali questa regione è famosa.
Ma vediamo qui sotto cosa bisogna vedere assolutamente durante un viaggio in Cappadocia:
CAMINI DELE FATE
Con il tempo il tufo si è eroso, creando formazioni rocciose particolari, tra cui i coni sormontati da massi detti “camini delle fate”. E' da qui che inizia il nostro itinerario, una delle zone assolutamente da vedere in Cappadocia e simbolo della regione. Queste straordinarie formazioni sono chiamate camini delle fate perchè i primi abitanti della Cappadocia ritenevano che fossero i camini di creature fatate che vivevano sottoterra. Alcuni arrivano anche a misurare 40 metri. Nel triangolo formato da Nevsehir, Urgup e Avanos, in origine lo strato di tufo arrivava a 100 metri. Mentre il tufo vecchio continua a erodersi, si formano dei coni nuovi. Questo processo si verifica da circa 10 milioni di anni.
una visuale sui camini delle fate
i camini delle fate
MUSEO ALL'APERTO DI GOREME
Il museo all'aperto di Goreme è un'altra attrattiva da non perdere. La valle di Goreme ospita la più grande concentrazione di cappelle, chiese e monasteri scavati nella roccia della Cappadocia. Le 30 o più chiese della valle, che risalgono dal IX sec. in poi, sono state costruiteintagliando degli spazi nel soffice tufo vulcanico. Molte chiese vantano splendidi affreschi bizantini che ritraggono scene dell'Antico e Nuovo Testamento, in particolare la vita di Cristo e dei santi. L'importanza culturale della valle è stata riconosciuta dal governo turco, che ha restaurato e conservato le caverne e ha creato il museo all'aperto di Goreme. L'UNESCO ha dichiarato la valle di Goreme patrimonio dell'umanità.
interno di una cappella a Goreme
Nel monastero di Kizlar i monaci vivevano e lavoravano in questa rupe scavata nella roccia. Per raggiungere i livelli superiori probabilmente usavano scale o impalcature.
museo all'aperto di Goreme
LA CITTA' SOTTERRANEA DI DERINKUYU
Sembra che in questa regione ci siano 36 città sotterranee, ma poche sono state esplorate. Tra queste, la più estesa e la più famosa è Derinkuyu (pozzo profondo). Si narra che che potesse ospitare fino a 20000 persone attraverso un complesso a 8 livelli e profondo 60 metri. Durante il periodo di alta stagione e nelle ore di punta i tunnel sono molto affollati e, se si cerca di tornare indietro, non è per niente semplice, specialmente per chi soffre gli ambienti chiusi.
Nei primi livelli troviamo una stalla, una pressa per l'uva e una grande cripta. Più in profondità si trovano le stanze ad uso di abitazione, una piccola cucina e una cappella. Di certo vivere qui non deve essere stato facile.
dettaglio della città sotterranea di Derinkuyu
VALLE DI ZELVE
A mio parere una dellevalli più belle di tutta la Cappadocia. Rifugio monastico isolato, Zelve si trova in una serie di valli profonde ed è punteggiato di grotte e caverne, dove una serie di scale conducono a cappelle e stanze meno accessibili, nei quali si trovano alcuni affreschi. Consiglio l'uso di una torcia quando si visita questo sito: molte grotte sono accessibili solo passando attraverso dei buchi e gallerie molto buie.
ingresso alla valle di Zelve
grotte e abitazioni nella valle di Zelve
Questo è solo un piccolo assaggio di quello che la regione della Cappadocia può offrire ai propri visitatori. Il resto può essere visitato a piedi con escursioni trekking, oppure con un volo all'alba in mongolfiera, il modo giusto per ammirare dall'alto questo seducente territorio dove il tempo pare essersi fermato.