Dei ricercatori hanno scoperto che il consumo di carne rossa, cotta ad alte temperature, aumenta le possibilità di sviluppare un cancro alla prostata. Ad influenzare questi livelli di rischio sono sia le temperature che i tempi di cottura di questo tipo di carne. Per anni si è cercato di individuare i vari fattori che potevano influenzare l’insorgenza delle varie malattie, ma fino ad ora non si era mai presa in considerazione la modalità di cottura degli alimenti. La carne rossa, di per sé, non costituisce un fattore di rischio, ma solo quando si è deciso di valutarla dopo la cottura, si è compresa la sua pericolosità.
Gli studiosi si sono resi conto che esistono altri fattori da prendere in considerazione, oltre alla storia, all’età, alla razza, alla famiglia, al peso, al consumo di frutta e verdura, al fumo ed all’assunzione di alcol. Non si può escludere anche l’esistenza di altre variabili. Si spera che questa scoperta possa portare le persone a fare ancora più attenzione alla loro alimentazione, visto che quest’ultima non influenza solo i livelli di colesterolo e le funzioni cardiache, ma anche l’insorgenza dei tumori.