The University of Missouri School of Journalism in collaborazione con il Reynolds Journalism Institute, utilizzando la metodologia CATI, nel mese di aprile ha condotto una ricerca intervistando 301 responsabili di altrettante testate statunitensi.
Nonostante il susseguirsi di previsioni da parte di “guru pour cause” i risultati dell’indagine confermano che il ruolo del formato tradizionale cartaceo è destinato a rimanere prevalente ancora a lungo.
Se oggi i ricavi dal digitale sono relativamente marginali, pesando sul totale mediamente il 10%, e dunque per il 90% dalla carta, le evoluzioni attese portano le revenues del prodotto digitale da qui a tre anni ad una media del 40%. Un’evoluzione certamente significativa che lascerebbe comunque nel medio termine la fetta più importante dei ricavi al prodotto tradizionale.
Sono ipotesi di scenario che si basano sulle entrare derivanti dagli investitori pubblicitari poichè, ad oggi, le persone continuano ad avere una scarsissima propensione a pagare per poter fruire dell’informazione online/digitale. Non a caso, dopo l’introduzione del “soft paywall”, Il New York Times spinge con forte promozionalità gli abbonamenti all’edizione cartacea.