Magazine Cultura
Non è difficile, dunque, ravvisare proprio nell'ingranaggio insieme il punto di forza e il punto di debolezza di una storia che non sa focalizzarsi sui personaggi: biografie e situazioni sono viste nella loro metamorfosi e anche laddove la curiosità si fa ossessione, il giudizio si fa scelta identitaria o si capovolge nel suo simmetrico opposto, la trasformazione rende instabile ogni tassello di questo mosaico. Ciò rende più vero, più necessario quanto viene raccontato, al punto da commuovere e far riflettere in alcuni casi (le idee che stanno dietro i personaggi di Sarah e soprattutto di Robert sono davvero ottime); ma, anche senza attenderci particolari imboccate empatiche, si fatica a credere a questo sviluppo, a considerare riuscite queste narrazioni a incastro che via via si incontrano (secondo una prassi ormai consueta).
Il controsenso di La casa del sonno consiste nel fatto che gli episodi costruiti in maniera memorabile sono ingegnose e fortunatissime variazioni di topoi inossidabili della narrativa contemporanea d'ogni genere; per contro, ciò che di più originale - la sensibilità caleidoscopica dei personaggi, la loro squisita natura del tardo XX secolo - potrebbe offrire il romanzo di Jonathan Coe rimane in gran parte incapace di lasciare il segno, irrisolto come si presenta, e spesso annegato nelle parole. Nonostante l'economia studiata dei mezzi e i sofisticati meccanismi metanarrativi - i libri nel libro, l'interpretazione psicanalitica, lettere, articoli e le parole-profezia nel sonno - La casa del sonno fallisce nel suo tentativo di essere una liturgia laica della parola, perde sul piano dell'affabulazione. Incatena, eccome!, ma non incanta. O, detto in altri termini, questo titolo di Jonathan Coe è troppo engagé per essere evasione e troppo annacquato per offrire quel qualcosa in più che promette e contiene solo in nuce.
Possono interessarti anche questi articoli :
-
“Notturno, il sonno alla ragione” di Filippo Renda
La casa del sonno è uno dei libri più intensi e famosi dello scrittore inglese Jonathan Coe e il giovanissimo Filippo Renda (classe 1989) ha voluto portarlo a... Leggere il seguito
Da Temperamente
CULTURA -
Intervista a francesca prandina
Ciao Francesca, benvenuta nel mio blog. Raccontaci qualcosa di te. Ciao a tutti! Mi chiamo Francesca, sono danzatrice, coreografa e insegnante di danza, mamma d... Leggere il seguito
Da Linda Bertasi
CULTURA, LIBRI -
35 libri da regalare a Natale sotto ai 10€
Natale è sempre preceduto dalla più tipica delle ansie da prestazione: i regali ai parenti e agli amici. Ognuno di noi ogni anno riceve e fa dei regali orribili... Leggere il seguito
Da Linda Ferrando
CULTURA, LIBRI -
Eventi letterari del weekend: Bookcity e GenovaLegge
Ecco gli appuntamenti letterari del weekend. In Liguria c’è Genovalegge: L’altra metà del libro La notte degli scrittori, dal 14 al 24 novembre. Sedi della... Leggere il seguito
Da Bea23
CULTURA, LIBRI -
Risposte nella polvere, Rosamond Lehmann, Einaudi
una bella riscoperta, quella proposta da Einaudi: è del 1927 questo affascinante romanzo sull’educazione sentimentale di una giovane nell’Inghilterra degli... Leggere il seguito
Da Atlantidelibri
CULTURA, LIBRI -
Intervista a Francesca Prandina, autrice di “Come vento ribelle”, Butterfly...
1) Ciao Francesca, benvenuta nel nostro blog. Vuoi presentarti al nostro pubblico? Ciao! Mi chiamo Francesca e sono mamma di due bimbi, danzatrice,... Leggere il seguito
Da Soleeluna
CULTURA, LIBRI