Venere che sorride – Salvador Dali 1921
Un Dali così non lo riconoscevo,mi sarebbe venuto in mente qualche paesaggio onirico con delle figure strane e strampalate da farmi star male come mi successe quando andai in visita al suo Museo Teatro di Figueres in Spagna vicino alla Costa Brava mentre rientravo a casa da un breve soggiorno solitario.. in cerca di gnocchette catalane…per stare in allegria.
A dire il vero mi stavo portando a casa un prosciutto intero di quello che loro chiamano.. serrano..bello secco e un pò salato,un’altra stramberia delle mie che non avevo pensato come l’avrei potuto affettare un giorno fossi rientrato a casa.
Infatti dovetti andare dal mio compare salumiere,Pier Luigi,di via Gioberti a vedere di risolvere il problema.Mai più da ripetere una simile esperienza.Ogni settimana ero da lui per farmelo fare a fette.Provateci voi ad andare in giro con un prosciutto..intero.
A Figueres commisi un altro sbaglio,quello di voler pranzare prima di entrare al Museo.
Presi ricordo un mezzo pollo al horno,al forno,fors’anche con patatine fritte.
Poi mi immersi subito dopo nel mondo di Salvador Dali. Ora non ci giurerei,chissà a causa del pollo,chissà a causa delle opere di Dali,chissà una birra..gelata..non digerivo..mi si bloccò lo stomaco e dovetti uscire dopo aver visto..una cassa da morto..vuota..tendaggi di colori funerei..e tante altre belle cose che forse in un momento diverso avrei pure gustato in altro maniera.Finì che mi comprai un bel libro e mi ripromisi di tornare in argomento in altri tempi.
Oggi con Internet è tutto più semplice e rivedendo stamane il sito del Museo Teatro e questa Veneruccia sorridente mi sono riconciliato col Grande Maestro di cui André Breton, teorico del surrealismo, ne aveva anagrammato il nome in..Avida Dollars..ovvero che non gli dispiacevano i din dini..sarà per compensare tanti altri Maestri che hanno invece fatto la fame con l’arte.
Pacman
Nostradamus
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Snake