Varsavia, 21 ottobre.
A Varsavia è stata costruita la casa più stretta del mondo. E’ larga 122 cm, ha un’ampiezza di 14,5 metri quadri e 5 piani. L’architetto polacco Jakub Szczesny con questa costruzione vuole dimostrare che qualunque spazio può essere utilizzato per vivere. L’edificio appartiene al Fondo d’Arte Moderna Polacco e comprende camera da letto, bagno, cucina e soggiorno. Il primo inquilino sarà lo scrittore israeliano Etgar, che vi soggiornerà per un mese. Gli ospiti previsti per questa casa sono designer, pittori e scrittori da tutto il mondo. I dipendenti del Fondo sono certi che l’arredamento e lo stile degli interni saranno di grande aiuto all’attività creativa degli ospiti.
A un torinese questo esempio di architettura “creativa” non può non far pensare a Casa Scaccabarozzi, più conosciuta con il nome di “fetta di polenta” terminata da Antonelli nel 1881 e risanata nel 2008. Le misure: 16 metri dalla parte di via Giulia di Barolo, 4,35 metri su corso San Maurizio e appena 54 centimetri di parete dalla parte opposta a quella del corso. Sebbene possa sembrare gigantesca, la fetta di polenta presenta un altro pregio: quello di essere solidissima, avendo resistito all’esplosione della vicina Regia Polveriera del 1852, al terremoto del 1887 e ai bombardamenti della seconda guerra mondiale (durante i quali è stata risparmiata poiché costituiva un non facile bersaglio).
Clarissa Quagliotti