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La casta continua a gozzovigliare

Creato il 19 aprile 2012 da Biiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

La tasse aumentano, sempre più italiani non arrivano a fine mese, alle prese con Imu e accise. Tempo di sacrifici per salvare l’Italia e mentre il Paese cerca di far fronte alla crisi, per non finire come la Grecia, i parlamentari continuano a spendere e spandere.
 L’ultima spesa folle che ha fatto indignare, a ragione, il popolo del web è quella che riguarda le agendine. Palazzo Madama,, ha pubblicato un bando per la fornitura di ben 5mila e 200 agende da tavolo e 16mila e 800 tascabili per 315 senatori. Conti alla mano, ogni eletto ne avrà a disposizione circa una settantina. Il costo? 950mila euro, più Iva. Ma non è tutto. A questo si aggiunge anche il bando triennale, concluso lo scorso dicembre, per confezionare le agende degli onorevoli seduti a Montecitorio: oltre 3 milioni di euro, più Iva, per produrre 32mila e 800 agende per 630 deputati, ovvero 52 a testa. Ma nella serata di mercoledì arriva la precisazione dell’ufficio stampa della Camera sul numero di agendine realizzate che “per l’edizione 2012 sono state 21mila e non 32mila e 800, per una spesa complessiva, al netto dei ricavi delle vendite, pari a 107mila euro”.
Al di là dello scontro sui numeri, di questi tempi risparmiare qualche milione di euro di certo non salverà il debito pubblico, ma sicuramente sarebbe utile per far diminuire parte degli sprechi. Che, a quanto pare, continuano alla faccia dei cittadini-contribuenti. La questione delle agende con il logo di Camera e Senato è la classica goccia che rischia di far traboccare il vaso. Soprattutto in rete dove la notizia ha scatenato molti commenti indignati.

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