L’arrivo dell’autunno ci regala un tipico alimento stagionale, la castagna. È il frutto (più precisamente un achenio) del castagno europeo (Castanea sativa), comunamente chiamato castagno, che appartiene alla famiglia delle Fagacee. I frutti più grandi e gustosi (e per questo più ambiti) vengono forniti dalla varietà detta dei “marroni”. L’ albero è molto longevo, può vivere fino a 1000 anni, e può raggiungere i 30 m di altezza e i 6-8 di diametro del tronco. Fino a qualche tempo fa le castagne rappresentavano la base dell’alimentazione delle popolazioni povere montane, ma con l’arrivo del benessere il loro consumo si è drasticamente ridotto.
Dal punto di vista nutrizionale la castagna è ricca di carboidrati, sali minerali (potassio, ferro, fosforo, calcio, magnesio, sodio), vitamine (C, B1, B2, B6, Acido folico, PP), amidi, fibre, aminoacidi. Praticamente ha una composizione simile al frumento e potrebbe essere considerata un cereale.
Per parlare delle proprietà di questo frutto bisogna considerare il fatto che si consuma cotto e che quindi perde alcune nutrizionalità presenti solo sul frutto crudo. La castagna è molto digeribile ed è consigliata in casi di inappetenza, e grazie all’abbondante presenza di fibre è molto indicata per la funzionalità dell’intestino. L’acido folico presente in forte quantità, la consiglia per le donne in gravidanza, e per chi vuol mantenere l’equilibrio nervoso. Il frutto crudo ha un elevato contenuto di vitamina C del quale, purtroppo, ne rimane pochissimo dopo la cottura, dato che l’acido L-ascorbico (ovvero la vitamina C) viene distrutto con il calore. Il fosforo ha una funzione importante per la costituzione del tessuto osseo e delle membrane cellulari. Il magnesio è fondamentale in quanto costituente essenziale di tutte le cellule viventi, ha inoltre una funzione protettiva del sistema cardiocircolatorio e la sua la carenza provoca miocardia. Molto importanti le vitamine B1 e B6 utili per per fornire energia al tessuto cardiaco e nervoso.
La sua naturale ricchezza di fibra e di amidi, ne fa un eccellente sostitutivo di pane, pasta, riso o patate. Le castagne non contengono glutine e sono dunque consumabili da tutte le persone affette da celiachia.
Insomma un ottimo alimento da tutti i punti di vista e che merita senz’altro di essere consumato specialmente in questo periodo che segna il pieno della sua stagionalità. Può essere consumato sia crudo che cotto (caldarroste, “succiole“) o gustando i prodotti derivati dalla sua farina: per esempio (e da buon toscano), avete mai assaggiato quanto è delizioso il castagnaccio?
Foto di iMaffo