Il 15 maggio del 2008 il primo nome a finire sulla lista dei soggetti da eliminare è Paolo Abate, uomo di Molisso. È guerra. La sera del 7 luglio, nell’autorimessa in via Quintilio Varo, a Cinecittà, due sicari feriscono a colpi di pistola Emiliano Zuin, 38 anni: muore il giorno dopo al policlinico Casilino. Il 13 agosto tocca a Giuseppe Molisso, ma i killer non lo feriscono a morte. Il 12 dicembre gli assassini non sbagliano. Alle 21,30 aspettano in via Collenoce, a Velletri, il gommista Luca De Angelis, 38 anni, colpito con tre pallottole al volto. 4 aprile 2009, all’Appio. «Aprite, carabinieri».
Invece sono tre killer a volto coperto che come vedono alla porta Gabriele Cipolloni, 29 anni, gli sparano tre colpi di pistola davanti alla moglie al quinto mese di gravidanza. Stesso anno, 29 agosto: armati di mitraglietta i sicari sparano a Roberto D’Agostino, a terra con le gambe massacrate. Gli investigatori stanno anche indagando su altri tra fatti di sangue: l’omicidio di Roberto Ceccarelli davanti al Teatro delle Vittorie a Prati, di un altro pregiudicato a Ostia freddato alla testa, e un tentativo di omicidio sulla Tuscolana, sparando sui vetri di una Smart.
Fonte: Il Tempo