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La cedrina

Creato il 10 luglio 2011 da Speradisole

Finalmente l’ho trovata, strano proprio dal fioraio più vicino a casa, dopo averla cercata in tutti i vivai possibili.

Si chiama “Cedrina”, ma mia nonna, grande estimatrice di questa piantina, la chiamava “Erba Luigia”. Il suo profumo delicato di limone si sprigiona quando si stropicciano leggermente le foglie.

Cedrina – Lippia citriodora Kuntze

LA CEDRINA

Specie: Lippia citriodora Kuntze
Sinonimo: Lippia triphylla (L’Her.) Kuntze; Aloysia triphylla Royle
Altri nomi comuni: Limoncina, Verbena odorosa, Erba luigia

Generalità

Arbusto semirustico originario del Sud America (Perù, Cile), importato in Europa dagli Spagnoli nel XVIII secolo per essere utilizzato nell’industria profumiera.

Caratteri botanici

Arbusto alto fino a circa 2,5 metri, deciduo; il fusto è legnoso e le foglie sessili, riunite in verticilli di 3-4, sono verdi, ruvide superiormente, lanceolate e con profumo e sapore intensi di limone. I fiori, dal leggero sapore di limone, sono piccoli, bianco-violetti, posti in pannocchie terminali.

Coltivazione

Non tollera le basse temperature invernali e quindi, nelle zone dove queste scendono sotto lo 0°C, deve essere coltivata in vasi da porre in zone soleggiate durante la bella stagione e in luogo protetto durante i periodi freddi. Seminare in luogo riparato a 15°C. I semi germinano dopo quasi 20 giorni. Quando le piantine sono sviluppate trapiantarle in piccoli vasetti, usando terra da giardino e sabbia grossolana. Coltivare in vaso per due anni prima di porre a dimora. Più facile la riproduzione per talea, prelevando delle porzioni di stelo nella tarda primavera o in estate facendole radicare in substrato terroso in zone ombreggiata. In primavera tagliare gli steli nel punto dove si sta formando la nuova vegetazione. Alla fine dell’estate potare leggermente la pianta per eliminare i capolini morti.

Raccolta e conservazione

Raccogliere le foglie in estate quando la pianta fiorisce e farle essiccare in luogo fresco ed ombreggiato. Conservare le foglie essiccate in un vaso di vetro: esse manterranno il loro profumo per almeno tre anni.

Uso in cucina e proprietà terapeutiche

Le foglie fresche o essiccate servono per preparare infusi o liquori d’erbe, per insaporire olio e aceto o marmellate, macedonie, gelatine o gelati. Un utilizzo prolungato e regolare può provocare indigestione o mal di stomaco.
Proprietà terapeutiche: antinevralgiche, neurotoniche, stimolanti.

(Tratto da agraria.org)

LA CEDRINA
Ricetta del liquore di Cedrina.

(copiata da un quadernetto di ricette di cucina di famiglia).

Si tratta di ricette  di cucina della mia bisnonna materna, amabilmente conservate da mia nonna, da mia madre e da me .

La trascrivo com’è stata scritta:

“Versate in un vaso di vetro g 500 di acqua e g 500 di zucchero. Mescolate bene fino a che lo zucchero sia tutto sciolto, aggiungete la buccia di mezzo limone e mescolate.

Togliete dalla pianta 67 foglie di cedrina, possibilmente tutte uguali, nè troppo giovani nè troppo vecchie, tuffatele nello sciroppo e mescolate bene.

Aggiungete g 500 di alcol e mescolate con energia.

Tappate il vaso e stappatelo una o due volte al giorno per mescolare.

Colate dopo 7 o 8 giorni, tramite una garza, il liquore che sarà verde e profumato“.

Buon lavoro a chi volesse provare.

(Per la verità ho provato, ma il liquore non rimane verde, col tempo si scurisce. Forse qualcuno mi sa indicare un segreto per mantenere il liquore verde come si presenta dopo circa una settimana. Grazie).



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