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La Chiesa anglicana a protezione del Creato e di quello che ci sta sotto.

Creato il 23 agosto 2013 da Cagliostro @Cagliostro1743

La Chiesa anglicana a protezione del Creato e di quello che ci sta sotto.Nuovi scandali scuotono la Chiesa d’Inghilterra: oltre ai vari casi di abusi sessuali su minori da parte di prelati, attualmente oltremanica ci sono molte polemiche per il tentativo da parte della Chiesa anglicana di avviare azioni legali per rivendicare antichi diritti minerari sotto migliaia di case e fattorie.
Come riporta il Telegraph migliaia di cittadini britannici stanno ricevendo in questi giorni lettere da parte del catasto che li informano che la Chiesa sta cercando di registrare i diritti minerari per i terreni al di sotto delle loro proprietà. In questo modo la Chiesa potrebbe trarre guadagno tramite il sistema del “fracking” (o fratturazione idraulica), un controverso metodo di estrazione di petrolio e risorse minerarie per mezzo della reazione di acqua e prodotti chimici. Il rischio è che i prodotti chimici contamino le acque sotterranee e l’aria e possano creare addirittura dei micro-terremoti: per questi motivi in alcuni paesi l’uso di questa tecnica è stata sospesa o addirittura vietata.
Gli amministratori della Chiesa anglicana stanno cercando di accaparrarsi i diritti minerari di circa 500mila ettari di terreno, un’area che corrisponde all’incirca alla nostra Liguria.
Questa richiesta è possibile in base a leggi che risalgono addirittura alla conquista normanna che danno ai “Lords of the Manor” (Signori dei feudi) diritti di sfruttamento sotterrannei sui loro ex possedimenti.
La Chiesa ha posseduto alcune di queste terre per secoli e detiene tali diritti in molte parti d’Inghilterra e secondo i geologi c’è la possibilità di estrarre energia con il fracking.
Attualmente i legittimi proprietari terrieri hanno tempo fino ad ottobre per far valere i propri diritti minerari e di conseguenza il Catasto britannico sta inviando lettere ai residenti per informarli della pretesa “unilaterale” della Chiesa di beneficiare di eventuali miniere e minerali sotto le loro terre.
Alcuni leader religiosi si sono opposti alla pratica del fracking. Il Telegraph ha rivelato questa settimana che la diocesi di Blackburn ha messo in guardia i parrocchiani del Lancashire che il fracking potrebbe minacciare la «gloriosa creazione di Dio».
Caroline Almond, un avvocato a Squire Saunders, ha detto che i diritti storici come quelli di cui gode la Chiesa anglicana potrebbe consentire ai richiedenti di beneficiare del fracking: «In relazione al fracking, fino a quando i proprietari terrieri con diritti di “Lords of the Manor” otterranno il permesso di progettazione potranno trarre profitto dalle riserve di gas di scisto, nonostante l’opposizione locale alla perforazione».

La Chiesa anglicana a protezione del Creato e di quello che ci sta sotto.


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