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La Chimera – Dino Campana

Da Clindi

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“Non so”, un perpetuo interrogarsi durante un continuo tentativo di disvelamento di un mistero, intimo agli occhi del poeta. Dino Campana apre i suoi “Notturni”, che appartengono ai “Canti Orfici” (1914), con questa poesia, come simbolo dell’azione raminga e smaniosa del poeta che si intrattiene con la “sua” arte. Una personificazione assai immaginifica ed espressionistica dell’arte della poesia, che viene riportata in questi versi rievocando simboli spesso contrastanti, quasi come a voler ricostruire un quadro ricco di pennellate ossessive dell’interiorità dell’artista. Il linguaggio utilizzato da Campana è infatti spesso paragonato, da diversi critici, allo stile pittorico di Tintoretto: velocità e impulsività, nel tentativo di afferrare con un pennello qualcosa di transitorio e sfuggente, dipinto più nella mente di un uomo che nella realtà che lo circonda.

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