Finita la dinastia Ming (intesa come Yao), la Cina si conferma la squadra più attrezzata dell’Asia battendo la sorprendente Giordania nella finalissima dei FIBA Asia Championship 2011. Il cammino dei ragazzi di coach Bob Donewald Junior è stato perfetto, trovando reali difficoltà solo nell’ultimo atto del torneo contro la Giordania, compagine ben allenata (dal santone delle nazionali Mario Palma) e con un paio di bocche da fuoco extra come i due adottivi Rasheim Wrigth, e Sam Daghlas che milita dall’inizio della carriera proprio nel campionato Giordano. Ma quanto meno da menzionare c’è anche l’ala Zaid Ahmed Abbas, idolo locale che ha trascinato i suoi con 11 punti e 7.1 rimbalzi di media, firmando una doppia-doppia da 13 e 10 nella finale persa 69-70 contro la Cina. Cina però meritatamente da medaglia d’oro grazie alla super prestazione da 25 punti e 16 rimbalzi di Yi Janlian, che ha preso l’eredità di Yao Ming diventando leader della nazionale. Buono anche il torneo del vecchio Zhizhi Wang, il primo Cinese a fare il grande salto nella NBA; anche “l’ex Lakers” Sun Yue ha dato un discreto contributo per la conquista del 15° titolo continentale, trofeo che non entrava in bacheca dal 2005 per il dominio del Iran di Hamed Haddadi.
Anche la finale per il terzo posto è stata abbastanza sorprendente con la Korea che si è aggiudicata la medaglia di bronzo superando 70-68 le Filippine grazie ai 20 punti di Seong-Min Cho. La Korea, per quanto sembri incredibile, è uno stato con una buona tradizione cestistica e nonostante i giocatori che superano realmente i 2 metri siano solo tre, nel roster c’è anche il centrone Seung Jin Ha che tocca i 2 e 21!
La delusione di questi campionati asiatici è stato senza dubbio l’Iran, bi-campione in carica ma giunto solo quinto nonostante la presenza di giocatori come Hamed Haddadi e Arsalan Kazemi-
La Cina si qualifica così per le Olimpiadi di Londra del prossimo anno, mentre Giordania e Korea dovranno passare per il pre-olimpico, competizione che sarà più dura del previsto, anche per le potenze euroepee come Grecia, Lituania, Macedonia e Russia.