Alla ripresa dell’attività che coincide pubblicamente con la riapertura del Cinema Lumière a inizio settembre, si affianca ormai da diversi anni la partecipazione della Cineteca di Bologna alla Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia e anche quest’anno la tradizione non viene meno sebbene con peso minore rispetto agli ultimi tempi, ma altrettanto significativo per i partner e per le opere alle quali Cineteca associa il proprio marchio.
E proprio a questa scelta va ricondotta la partecipazione della Cineteca di Bologna al documentario The Accordion, La fisarmonica, che segna il ritorno dietro la macchina da presa, dopo gli arresti nel suo Paese, del regista iraniano Jafar Panahi. Il documentario, che sarà presentato durante le Giornate degli Autori il 1° settembre, è sostenuto da Regione Emilia Romagna, Fondazione Solares e Cineteca di Bologna che si sono unite in solidarietà col regista colpito dalla censura, garantendo un piccolo contributo economico alla realizzazione dell’opera.
Troviamo poi la Cineteca associata ad un altro prestigioso nome del nostro cinema nazionale, e precisamente quello di Giuseppe Tornatore che ha dedicato un “ritratto” filmato al produttore Goffredo Lombardo: alcuni materiali di repertorio della Titanus, in deposito all’Archivio bolognese, sono stati digitalizzati dal laboratorio di restauro L’Immagine Ritrovata.
Ospite fissa ai principali festival internazionali per i prestigiosi restauri condotti dal laboratorio L’Immagine Ritrovata, la Cineteca di Bologna è presente in questa veste nella retrospettiva “La situazione comica” (1934-1988) – curata da Marco Giusti, Domenico Monetti e Luca Pallanch – con un corposo programma dedicato al cinema muto italiano che ripercorre il periodo di massimo fulgore del genere comico – tra il 1909 e il 1915 – attraverso i contributi pionieristici di Ferdinand Guillaume (noto prima come Tontolini e poi come Polidor), Emilio Vardannes (Totò), Raymond Frau (Kri Kri), Armando Pilotti (Fricot), Marcel Fabre (Robinet), André Deed (Cretinetti) e ancora, sul versante femminile, Gigetta Morano e Lea Giunghi.
Il restauro di questi film è stato curato dalla Cineteca di Bologna, spesso in collaborazione con altre istituzioni: il Museo del Cinema di Torino, la Cineteca del Friuli, il Nederlands Filmmuseum, il British Film Institute, la Cinémathèque Suisse, l’American Film Institute, la Cinemateca Portuguesa, il CNC – Centre National du Cinéma, Lobster Films.
Il programma comprende tra le altre, anche due curiose comiche del 1910, “La nuova cameriera e’ troppo bella” e “Lea e il gomitolo“, già selezionate dalla Cineteca di Bologna per l’ultima edizione de Il Cinema Ritrovato e ora incluse nel DVD “Cento anni fa: attrici comiche e suffragette” (in vendita al bookshop del Palazzo del Cinema assieme alle altre Edizioni Cineteca di Bologna).
Nuova copia per “Notte italiana“, il film d’esordio di Carlo Mazzacurati prodotto da Sacher Film: un omaggio della Cineteca di Bologna al regista veneto col quale collabora da tempo.
Infine, una piccola soddisfazione per la partecipazione alla Mostra di Monte Hellman, come dichiara il direttore della Cineteca di Bologna Gian Luca Farinelli: “siamo felici che ci sia Hellman in concorso, che ha recentemente visitato la Cineteca e a cui abbiamo dedicato l’unica monografia italiana, ‘American Stranger. Il cinema di Monte Hellman’, Edizioni Cineteca di Bologna, a cura di Michele Fadda“.