Un giovane psicologo si trovava nel suo studio a studiare e rivedere i casi seguiti durante la settimana. Ad un certo punto squillò il telefono. La voce composta e posata di una donna chiedeva informazioni sulla possibilità di fissare un appuntamento di consulenza, con urgenza. Lo psicologo le spiegò che poteva riceverla non prima di una decina di giorni. La donna accettò.
Arrivate le 16 del giorno dell’appuntamento con la flemmatica donna, il campanello suonò un minuto prima. Giusto il tempo di fare due rampe di scala e la donna si presentò allo psicologo. Elegante, composta, velata dai cosmetici, avvolta da un cappotto bianco candido a collo alto e stretto in vita e da un’inconfondibile profumo Chanel.
“Come mai lei oggi è qui?” domandò lo psicologo.
La donna poggiò i gomiti sulla scrivania dello psicologo, chinò il capo, ingentilito da un’acconciatura anni 60 e iniziò a parlare. “Dottore, non riesco più a tenere in testa il peso delle preoccupazioni, ci penso tutto il giorno e tutta la notte“.
La donna riferiva di attraversare un momento difficile dal punto di vista economico, un figlio problematico e un marito che ormai non la considerava più.
“La conosco da pochi minuti“, disse lo psicologo, “Ma mi ricorda tanto Sophia Loren nel …“.
La donna, immaginando lo psicologo le stesse facendo un complimento, sorrise gloriosa, e si perse nei pensieri…
“Signora….” disse lo psicologo
“Si, Si, la ascolto“.
“Dicevo che lei mi ricorda tanto Sophia Loren nel film la Ciociara. Ha presente la scena dove lei scappa con la figlia con le valigie sul capo? Era il tempo della guerra, un po’ come quello che lei mi sta raccontando“.
“Quanto potrebbe pesare la valigia della Ciociara?”
“Ma che domande fa dottore, che ne so!!” Quasi infastidita.
“Ci provi“.
“Forse aveva poche cose da prendersi, facciamo 4 kg“.
“Durante tutto il film per quanto tempo, “la Ciociara” prende sul capo una valigia di 4 kg?”
“Dottore, per poco tempo. Credo giusto nel momento in cui va via con la figlia“.
“Ecco. Se lei tiene 4 kg sul capo per 1o minuti, si sentirà stanca quando poggerà la valigia a terra. Avrà dolori al capo, alle braccia ecc…“.
“Si certo” disse la donna.
“Ma se lei dovesse girare per tutto il giorno con una valigia di 4 kg sul capo, cosa mi direbbe?”
“Sarei sicuramente più stanca dottore“.
“No, non è la sua stanchezza che mi interessa. Se nel suo pellegrinaggio giornaliero con la valigia di 4 kg si fermasse un attimo e senza sapere quanto pesa si chiedesse: Quanto pesa?”
“Dottore almeno 40 kg“.
“E se chiamassimo la valigia con un altro nome, per esempio preoccupazioni?”