Montagne. Montagne imponenti, cose che mutano in un lungo tempo. Cielo. Cielo azzurro. Una cosa visibile agli occhi, una cosa invisibile agli occhi. Sole. Una cosa unica. Acqua. Una sensazione piacevole. Il comandante Ikari. Fiori. Molte cose uguali, molte cose inutili. Cielo. Rosso, cielo rosso. Il colore rosso. Odio il colore rosso. Acqua che scorre. Sangue. L’odore del sangue. Una donna che non versa sangue. Un essere umano creato dalla terra rossa. Un essere umano creato da un uomo e da una donna. Città. Una cosa creata dall’uomo. Eva. Una cosa creata dall’uomo. Cos’è l’uomo? Una cosa creata da Dio. L’uomo è una cosa creata dall’uomo. Le cose che io possiedo sono una vita, uno spirito, la cosa che racchiude lo spirito. L’Entry plug, ovvero il trono dell’anima. Chi è questa? Questa sono io. Chi sono io? Cosa sono io? Cosa sono io? Cosa sono io? Cosa sono io? Io sono me stessa. Questo corpo costituisce il mio essere, la forma che definisce il mio essere. Il mio io visibile, che però non percepisco come il mio io. Strana impressione. Sento come il mio corpo disciogliersi. Non riesco a distinguere me stessa. La mia forma va dissolvendosi. Avverto presenze esterne al mio io. C’è qualcuno là fuori, al di là della soglia? Ikari. Conosco queste persone. Il maggiore Katsuragi. La dottoressa Akagi. Altri ragazzi, compagni di classe. Il pilota dello 02. Il comandante Ikari. Chi sei tu? Chi sei tu? Chi sei tu?
(Rei Ayanami – Neon Genesis Evangelion)