In seguito alla recente domanda di un lettore mi sono reso conto di non aver mai trattato l'argomento della cittadinanza brasiliana . Essere " cidadao " è infatti differente dal possedere un semplice visto permanente.
1. Per acquisire la cittadinanza brasiliana, lo(a) straniero(a) dovrà dimostrare di risiedere in Brasile in modo continuo da almeno 4 (quattro) anni.
2. La concessione della nazionalità brasiliana, nei casi in cui si riferisce la legislazione in vigore, è facoltà esclusiva del “Poder Executivo” e sarà richiesta per mezzo della Divisão de Nacionalidade e Naturalização do Departamento de Estrangeiros do Ministério da Justiça”.Trovate al seguente link :
http://portal.mj.gov.br/data/Pages/MJ7787753DITEMID48729F39FB1B4FDE832D0C0E7A624E8CPTBRIE.htm il voluminoso e sconcertante elenco di documenti da presentare .
3. Possono richiedere la naturalizzazione i cittadini stranieri che attengano ai seguenti requisiti:
a) avere la capacità civile, secondo la legge brasiliana;
b) essere registrato(a) come residente permanente in Brasile;
c) avere la residenza continua nel territorio nazionale, per il periodo minimo di 4 (quattro) anni, immediatamente anteriori alla richiesta di naturalizzazione;
d) che sappiano leggere e scrivere la lingua portoghese, considerate le condizioni dell’interessato;
e) che dimostrino l’esercizio della professione o il possesso di beni sufficienti alla manutenzione propria e della famiglia;
f) che comprovino l’inesistenza di denuncia, pronuncia o di condanna in Brasile o all’estero per crimine “doloso” di cui risulti pena minima de detenzione, superiore ad un anno.
4. Il periodo di 4 (quattro) anni, intanto, potrà essere ridotto ad 1 (un) anno, se l’interessato(a) si attenga a qualsiasi delle seguenti condizioni:
- avere figlio(a) o coniuge brasiliano(a);
- essere figlio(a) di brasiliano(a);
- aver prestato o poter prestare dei servizi rilevanti al Brasile, a giudizio del Ministro della Giustizia.
– Per “residenza continua” si intende residenza fissata in Brasile sotto la tutela di visto permanente.
– Non si interrompe la “residenza continua” se l’interessato viaggia una o più volte all’estero, dal momento che, al farlo, non gli si possa imputare di risiedere altrove, neppure ci sia assenza continua dal Brasile per un periodo superiore a 2 (due) anni.
– Se l’interessato ha un figlio nato in Brasile ed ivi risieda essendo in missione per un governo straniero o organizzazione internazionale, non vi è l’obbligo che il suo coniuge sia brasiliano.
Il riconoscimento della cittadinanza brasiliana
L’ordinamento giuridico brasiliano prevede che tutti i bambini nati all’estero, da genitore o genitrice di nazionalità brasiliana, sono considerati CITTADINI BRASILIANI, a patto che l’atto di nascita sia stato trascritto presso il Consolato o Ambasciata brasiliana competente. Pertanto, è necessario effettuare la trascrizione dell’atto di nascita straniero presso gli Uffici Consolari, per il rilascio del Certificato consolare del registro dell’atto di nascita da depositare presso il "Cartório do 1° Ofício" dello Stato Civile in Brasile.
Altresì, sono cittadini brasiliani dalla nascita, coloro che nati all’estero, da uno dei genitori di nazionalità brasiliana e non abbiano trascritto il proprio atto di nascita presso un Consolato o Ambasciata brasiliana, ma che risiedano in Brasile e optino, a qualsiasi età, se già maggiorenni, per la nazionalità brasiliana.
Dato che entrambi gli stati, Brasile ed Italia, riconoscono il diritto alla cittadinanza multipla, il minore può essere titolare di più passaporti.