“Smart city: nuvola o realta?, questo il titolo della conferenza di chiusura tenutasi ieri a Milano e organizzata dal Forum della Comunicazione Digitale per l’edizione 2012.
E, quando si parla di città intelligenti in Europa, Barcellona batte tutti. La capitale catalana infatti dallo scorso mese di novembre si è dotata di contatori intelligenti, nuovi impianti di illuminazione pubblica, micro-grid e una rete di infrastrutture per la carica delle auto elettriche. Il progetto, per un investimento complessivo di oltre 100 milioni di euro, fa parte di un piano più ampio che prevede l’implementazione di un sistema di mobilità elettrica e sistemi di stoccaggio delle energie rinnovabili per gli edifici. Nella prima fase queste riqualificazioni andranno a diretto beneficio di 50.000 abitanti, di cui circa 43.000 sono famiglie, 600 clienti industriali e 6.400 servizi, per un totale di 85 linee di media tensione, 568 centri di distribuzione e una capacità contrattuale di 527.000 kW.
“Barcellona”, ha spiegato Fabio Florio, Business Development Manager di Cysco Systems Italia, “non è nuova ad iniziative dedicate all’innovazione ma in questo caso è riuscita ad utilizzare importanti investimenti ripensando, in maniera strategica, i servizi obsoleti. E’ stata seguita da Londra, spinta dalle Olimpiadi e, ora, anche Milano si sta muovendo in previsione di Expo 2015. Oggi stiamo lavorando con il Comune di Milano, grazie a dei fondi europei, per monitorare i consumi energetici di tre edifici pubblici e, renderli più intelligenti ed efficienti”. “I comuni italiani” ha concluso Florio, “potrebbero fare molto rendendo più efficiente il sistema esistente, iniziando anche da un’area specifica. Purtroppo il patto di stabilità non ha incentivato i Comuni ad investire su nuovi servizi”.
Secondo Valerio Zingarelli, Chief Technology Officer Expo 2015: “Milano si sta muovendo nella giusta direzione e l’obiettivo è di realizzare le tecnologie quasi a costo zero. Il budget è di 1,3 miliardi di euro di cui 1 miliardo è destinato alle spese operative e gestionali e dovrà essere compensato dai ricavi. Destineremo il 50% ad aree verdi mentre il restante 50% sarà “smontabile e riciclabile”: vale a dire che “la nuvola” sui cieli di Milano, lasciata da Expo, sarà più respirabile grazie a nuove aree verdi ma anche più fruibile, grazie all’informatizzazione. “Pensiamo ad esempio”, ha concluso Zingarelli, “alla dotazione del servizio WI-FI o al progetto Smart Energy dove abbiamo già come partner Enel”.
Per Pierfrancesco Maran, Assessore alla Mobilità, Ambiente, Arredo Urbano e Verde del Comune di Milano: “l’anima smart di Milano”, intesa come collaborazione intelligente, deve ancora fare qualche passo avanti. Stiamo scontando gli anni in cui ciò non è mai avvenuto e in pochi mesi vorremmo riuscire a finanziare tutti i progetti per ultimare le piste ciclabili e per rendere più sicure le strade a ciclisti e pedoni”. Sulla mobilità elettrica, secondo Maran, “c’è ancora tanta strada da fare perchè manca una normativa nazionale ma Milano può comunque contare su un terzo dell’offerta nazionale di ricariche per l’auto elettrica”.
Per il momento, in assenza delle e-car, il Comune di Milano doterà i suoi cittadini di 200 nuove biciclette del servizio Bike Sharing oltre a destinare 150 mila euro per delle nuove rastelliere a prova di ladro.